USB insieme alle realtà organizzate sui territori contro speculazione, cementificazione e nocività, per la città pubblica: giovedì 4 siamo stati in Campidoglio per chiedere un consiglio comunale aperto. Ridiamo voce a chi vive la città, fermiamo il modello di speculazione e turistificazione di Roma.
Segue il comunicato condiviso con le altre realtà presenti.
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Come le più di trenta realtà che hanno firmato la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale Aperto, ci siamo ritrovati stamattina al Campidoglio per pretendere che accogliessero la richiesta e aprissero il Consiglio in corso.
In piazza erano presenti le realtà, organizzazioni e comitati che ogni giorno lottano contro la speculazione e cementificazione del "Modello Giubileo" bipartisan di Gualtieri-Meloni, occupanti e inquilini per il diritto alla casa, lavoratori delle partecipate, abitanti per il diritto ai servizi e agli spazi pubblici, per la tutela dell'ambiente, per una cittá pubblica.
Da Ostiense a Pietralata, a Casal Selce, a Magliana, a Tor Bella Monaca, a Spinaceto, a San Lorenzo fino ad arrivare a Fiumicino, ai Castelli, a Rieti e Latina, tantissimi abitanti di Roma e dei territori su cui le politiche della Giunta Gualtieri hanno impatto si sono mobilitati per ottenere il confronto che da troppo tempo viene negato.
Il Comune cerca di indebolire le lotte locali dividendole, portando avanti i progetti a colpi di autorizzazioni fumose e atti di forza, reprimendo con le denunce. Quando invece ci mostriamo compatti - chi rifiuta la discarica accanto a chi si oppone all'inceneritore e al biodigestore, chi lotta per la casa accanto a chi combatte la cementificazione, gli studenti a fianco degli abitanti dei quartieri sconvolti dalla gentrificazione - allora facciamo paura.
E oggi lo abbiamo dimostrato.
Nonostante il tentativo di ignorare la richiesta, inviata settimane fa agli organi competenti di giunta e Assemblea Capitolina, la presidente Svetlana Celli di fronte alla piazza si è dovuta impegnare a riportare alla giunta e ai consiglieri la richiesta per avviare la procedura di convocazione di un Consiglio Comunale Aperto.
Verificheremo se la giunta e un numero di consiglieri necessari si assumerà entro il 20 dicembre la volontà di procedere, assolvendo almeno per una volta al proprio compito istituzionale.
Se ciò non fosse, sarà l'ennesima dimostrazione che la voce degli abitanti dei quartieri e di vive e lavora a Roma e l'opposizione alla speculazione, sta al di fuori dell'Assemblea Capitolina. A quel punto siamo determinati a costruire il nostro Consiglio Comunale Aperto, prima di tornare ancora una volta al Campidoglio a dimostrare che siamo la vera opposizione in città.