(Se i pasticci più che decennali del bilancio regionale sono una bomba nucleare, quelli dei conti della sanità sono una bomba atomica...)
(Esordisce così l'articolo di PrimaDaNoi.it) dopo l’ultima verifica del 26 luglio al tavolo di monitoraggio di Roma sui conti della sanità abruzzese.
L'Assessore per la sanità regionale Silvio Paolucci ne racconta e ne ha raccontate tante riguardo le condizioni e la gestione dell'ASL e delle strutture ospedaliere, ma davanti ai conti non ci sono discorsi che tengano.
Già in rosso da un decennio ora la regione Abruzzo rischia seriamente di rientrare in commissariamento. Ad i debiti già esistenti si aggiungono altri 37 mln di euro, evitati fin'ora grazie alle furbate dell'assessore, ma prima o poi i nodi vengono al pettine.
Uno dei problemi chiave che affliggono le gestione dei servizi pubblici nel paese e quindi anche in Abruzzo sono le esternalizzazioni ai privati, soldi pubblici spesi per gli interessi di terzi.
A rimetterci è la qualità dei servizi; a rimetterci sono le strutture ed i presidi ospedalieri che chiudono o vengono depauperati ovunque; a rimetterci sono i lavoratori della sanità e moltissimi di loro si ritrovano ad avere un contratto del privato pur lavorando in un luogo pubblico, con tutte le conseguenze paradossali del caso.
A rimetterci sono gli oltre 1,3 mln di cittadini abruzzesi.
L’articolo 32 della costituzione italiana tutela il diritto alla salute e vogliamo che tale diritto venga rispettato.
Vogliamo che la sanità torni ad essere pubblica per davvero, dei cittadini e per i cittadini.
#RIPRENDIAMOCITUTTO
#NonFareLoStruzzo
Fonte: L'articolo di primadanoi.it, "Abruzzo. Conti della sanità, il castello di carte e chiacchiere sta per crollare"
USB Lanciano
Aderente
alla FSM