19 dei 60 Infermieri a tempo determinato del S.Eugenio/CTO, molti dei quali impiegati nei reparti d’emergenza, non vedono rinnovato il contratto dal Direttore Generale facente funzione della Rm/C, nonostante lo stesso scriva nero su bianco che il loro “mantenimento in servizio non comporta nuovi oneri a carico del bilancio”. Contestualmente il DG proroga fino al 18 ottobre il Piano Sanitario Estivo, che altro non è che la chiusura e/o accorpamento dei reparti e servizi del S. Eugenio e CTO, mettendo a serio rischio la garanzia dei LEA e l’emergenza.
“Fare i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere sembrerebbe una pacchia – ironizza Licia Pera della RdB/USB Sanità – stipendi d’oro e responsabilità zero, sia nei confronti dei lavoratori che dei cittadini. Ci si può persino permettere di mandare a casa 19 infermieri formati, indispensabili per garantire i servizi e a costo zero per l’Azienda, e nello stesso tempo prorogare la chiusura e/o accorpamento dei reparti ospedalieri ben oltre il periodo estivo”.
“Questo significa che una parte dei cittadini di Roma non vedranno garantito il diritto alle cure – prosegue la sindacalista - e per i lavoratori aumenteranno, oltre qualsiasi misura, i carichi di lavoro, mettendo a rischio la propria salute e quella degli utenti.”
Conclude Pera: “Passata la campagna elettorale non sembra rimasta traccia dei proclami della Polverini, compreso l’assunzione dei precari della sanità. Ma noi non staremo a guardare e se la Presidente della Regione non darà risposte forti e chiare al più presto, chiameremo i lavoratori alla mobilitazione”.
Aderente
alla FSM