La UAW, il sindacato americano dell'auto, ha piegato le resistenze delle big three dell'Automotive, portando a casa l'ipotesi di un accordo dove si parla di un aumento retributivo del 25%. 

In Italia la totale assenza di politiche industriali dentro al passaggio su elettrico obbliga, invece, i lavoratori a subire condizione di lavoro via via peggiorativa, con Stellantis che lascia le briciole produttive al nostro paese, mentre il futuro dell'auto si fa letteralmente altrove. In questo quadro i lavoratori oramai sembrano essersi rassegnati a subire i diktat della multinazionale anche con l'avvallo di una parte del sindacalismo confederale.

La lotta della UAW però ci insegna che non bisogna mai arrendersi al "modello Marchionne": servono iniziative a 360° su condizione di lavoro e politiche industriali, proprio perché i lavoratori sono forti contrattualmente soprattutto dove il ruolo del pubblico favorisce gli investimenti anche attraverso una chiara visione strategica.

l'Unione Sindacale di Base si prepara a svolgere ruolo attivo su questa vertenza, con iniziative e mobilitazioni che coinvolgano tutti i plant.

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