“I pullman non li manda perché sono migranti?”. “Esattamente!” Questa la risposta shock del titolare di un azienda di autobus, quando ha saputo che i lavoratori da portare a Roma per la manifestazione nazionale “Non sulla nostra pelle” erano dei migranti!
L’allucinante fatto è accaduto ieri a Napoli, al momento della conferma dell’appuntamento. Più di 100 lavoratori sono stati privati della possibilità di andare a Roma a manifestare e a rivendicare i propri diritti. Inutile dire che il dialogo è in mano ai legali che si occuperanno del caso.
Intanto rimane la rabbia di tutte le comunità migranti, che nonostante siano parte consistente della produzione del PIL italiano, siano parte consistente della produzione della ricchezza, siano protagonisti delle attività di assistenza alle persone che lo Stato da decenni ha delegato ai privati, devono ancora registrare il comportamento razzista di parte della società italiana.
Un comportamento oggi rilanciato con forza, prepotenza e arroganza da un governo composto da molti eredi del Ventennio, con annesse idee di differenze etniche e suprematismo bianco.
Ma la classe lavoratrice sarà oggi solidale con l’intera comunità migrante, e quei 100 lavoratori li porteremo ugualmente a Roma a manifestare, a strillare la loro rabbia, a rivendicare i propri diritti.
OGGI ALLE 14 A PIAZZA DELL’ESQUILINO, MANIFESTAZIONE/CORTEO
Oggi il protagonismo dei lavoratori migranti riporterà al centro il tema del lavoro, del diritto, della lotta contro ogni forma di discriminazione!
L’Unione Sindacale di Base sarà in prima fila in questo cammino.
USB Migranti