Ora sembra più che necessario dare continuità al lavoro iniziato a Firenze con “Abitare nella crisi”. Gli sgomberi prima a Pisa e poi a Cosenza ci dicono che dobbiamo muoverci e presto, per impedire nuove iniziative poliziesche e per chiedere una moratoria generalizzata degli sfratti e degli sgomberi, delle dismissioni e delle cartolarizzazioni.
Ciò che è accaduto nel giro di tre settimane in due luoghi diversi e distanti della penisola, usa lo stesso linguaggio che abbiamo visto allo Zen di Palermo o al quale assistiamo a Roma con migliaia di famiglie (30mila) a rischio perchè non in grado di opzionare l’alloggio messo in vendita. Ora anche coloro che vivono in alloggi del Demanio corrono lo stesso rischio, o comprano o vengono sfrattati, oltretutto anche Bologna rischia un imminente intervento contro l’ultima occupazione abitativa in piedi da più di un mese.
Migliaia di “occupanti senza titolo” stanno resistendo in varie forme dentro la crisi per mantenersi un alloggio, un tetto. Per non perdere la dignità.
Migranti, studenti, precari, nuclei monoreddito, anziani, lavoratori dipendenti e partite iva, popolo invisibile e sommerso, con un futuro assolutamente e drammaticamente compromesso, provano ad organizzarsi dal basso per far valere i propri diritti, sottrarre alla rendita e alla speculazione edifici e aree non utilizzate, impedire un consumo di suolo insensato e inutile, contrastare piani edilizi e urbanistici finalizzati a far sopravvivere costruttori e banche, promuovere la difesa dei beni comuni e del ruolo pubblico nell’edilizia residenziale.
Reclamiamo in questo tempo di crisi economica sempre più profonda, dunque, un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, ripartiamo dall’attacco che ci stanno portando e rispondiamo autoconvocandoci a Roma per sabato 3 luglio per una riunione di “Abitare nella crisi” che prepari il terreno ad una nuova e più forte mobilitazione generale in autunno: una giornata di sciopero e di lotta generalizzata per il diritto all’abitare e al reddito, una giornata della rabbia e della ribellione precaria.
Proponiamo anche una prima risposta agli sgomberi con un’iniziativa nazionale decentrata con data da decidere che da Pisa a Cosenza, da Palermo ad Alessandria a Roma, mandi un segnale forte al governo e alle prefetture.
Roma, 7 giugno 2010 Movimenti per il diritto all’abitare
Blocchi Precari Metropolitani, Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Aderente
alla FSM