All’assessore Cupparo e al Presidente Bardi
Al Presidente del Consiglio Regionale
Ai Lavoratori interessati
Agli organi di informazione
La USB ha letto con preoccupazione le affermazioni dell'assessore Cupparo, che rispondendo alla interrogazione della consigliera Araneo sulla vicenda dei lavoratori del progetto SAAP di Nemoli trasferiti per mancata produttività, si lascia andare a considerazioni relative all’assistenzialismo che interesserebbe il progetto RMI, annullando la consapevolezza, che pur ci sembrava acquisita in base alle denunce e alle lotte di questi ultimi 2 anni ,relativa al lavoro nero legalizzato che sottende il coinvolgimento in lavori di pubblica utilità in cambio del riconoscimento di un sussidio.
Mentre appunto si chiede la stabilizzazione di questi lavoratori proprio in base al riconoscimento del lavoro comunque prestato e comunque la contrattualizzazione dell'intera platea, il riferimento all'ipotesi di utilizzo degli stessi in lavori di pubblica utilità avanzata dall’assessore, riaccende tutte le nostre perplessità e preoccupazione sulla possibile soluzione della vertenza ex TIS e RMI.
L'unica speranza è che, come al solito, si usino categorie lavorative senza una reale conoscenza delle tipologie contrattuali e del tipo di lavori socialmente utili cui si fa riferimento.
È chiaro che una convocazione, da parte dell'assessore, del tavolo tecnico non può più farsi attendere e che sia inammissibile la mancanza di notizie sicure, dai fondi a disposizione al reale progetto che l’assessore e la Giunta stanno predisponendo.
Per la USB rimane fondamentale che le risposte da dare a questi lavoratori non possano ridursi al progetto della forestazione, ma che sicuramente vadano previsti contratti di lavoro che permettano la continuazione dei lavori attualmente espletati e la previsione di un indennizzo ai lavoratori che escano volontariamente dalla platea o anche involontariamente. Infatti la recente morte di Anna Zambrella, morta di tumore che ha lasciato due bambini, pone all’attenzione di tutti la necessità di intervenire anche a favore dei superstiti di chi dopo anni di lavoro non lascia loro nulla perché non protetto dal riconoscimento contributivo.
Il coordinamento USB ex TIS e RMI Basilicata