“Questo governo, con la complicità dei partiti che lo sostengono e di Cgil Cisl Uil, che solo a parole lo contrastano, sta perseguendo un’opera di distruzione delle condizioni materiali e dei diritti di milioni di lavoratori e lavoratrici, disoccupati e pensionati, che ci riporta indietro di secoli”, dichiara Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo nazionale USB.
“Sotto il ricatto dello spread, che nonostante i “professori” continua a rimanere altissimo, e degli umori oscillanti dei mercati – prosegue Tomaselli - vogliono farci mandare giù che dando libertà di licenziare avremo più posti di lavoro e che l’Italia si salverà dall’abisso se tutti saremo più precari, con redditi e pensioni più bassi, con meno servizi pubblici e sanitari, svendendo ai privati quello che rimane del nostro Paese”.
“Che queste politiche fossero al servizio degli interessi dei banchieri e poteri forti lo sappiamo e lo sosteniamo da tempo – incalza Tomaselli - ora è giunto il momento di reagire. Contro questo attacco, USB, con altre forze del sindacalismo conflittuale, chiama tutti e tutte a scioperare e scendere in piazza il 22 giugno, per dire al governo Monti, usando un linguaggio che a questo esecutivo dovrebbe risultare familiare, il vostro rating lo abbassiamo noi: come si dice alla Moody’s, ormai siete “C”, conclude il dirigente USB.
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