La Regione Toscana ha deciso di tagliare due milioni di euro l’anno dal fondo produttività dei lavoratori per pagare il personale di supporto agli organi politici: 172 persone a chiamata fiduciaria. In altri termini, i lavoratori della Regione si vedranno tagliare una parte del proprio salario (circa mille euro l’anno) e la possibilità di poter effettuare progressioni di carriera! Tutto questo per pagare le indennità del personale chiamato a supporto della politica. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il provvedimento senza che vi sia stato un adeguato confronto con le organizzazioni sindacali!
Lo scorso 14 febbraio si è tenuto presso la Prefettura di Firenze l’incontro di conciliazione e raffreddamento con l’Amministrazione Regionale. La RSU, attraverso lo stato di agitazione, ha chiesto:
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l’eliminazione delle disposizioni della LR 2/2023, approvata il 21/12/2022, che stabiliscono che il trattamento accessorio del personale a supporto della politica sia imputato al fondo del salario accessorio del personale del comparto della Regione Toscana a decorrere dal 2022;
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la restituzione delle risorse sottratte al fondo relative all’anno 2021 con un nuovo decreto.
L’incontro in Prefettura ha avuto esito negativo: l’Amministrazione non ha presentato misure certe ed immediate, atte a coprire le risorse che hanno attribuito un taglio importante al salario accessorio dei dipendenti del comparto.
I lavoratori di Regione Toscana sono vivamente risentiti, in un periodo delicato, di forte crisi economica-sociale. Assoggettare al fondo del salario accessorio del comparto le spese relative al personale di supporto degli organi politici di Regione Toscana è a dir poco orripilante. Tale decurtazione è servita infatti a dare copertura alle indennità accessorie del personale a supporto degli organi politici Regionali!
Per questo, la RSU ha proclamato lo stato di agitazione.
La Confederazione regionale dell’Unione Sindacale di Base aderisce e supporta il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione Toscana e sarà a loro fianco in presidio presso la sede del Consiglio regionale in via Cavour 2 (Firenze) a partire dalle ore 10.
USB Pubblico ImpiegoToscana