Lavoratori,
abbiamo certamente sentito parlare dell’espressione dello scoperchiare il vaso di Pandora ma forse non tutti ne manteniamo il ricordo scolastico.
Pandora deriva letteralmente dalla composizione Pan e Dorov che in greco antico è tutti e doni.
La donna Pandora fu creata da Zeus che ordinò a tutti gli altri Dei di farle dei doni che vennero poi racchiusi in un vaso, a sua volta creato da Zeus.
Il vaso era un regalo di nozze e anche se Prometeo le suggeriva di non accettare alcun dono, Pandora ignorò il consiglio. Anche lo stesso Zeus, le ordinò di non aprire mai il vaso… ma come ben sappiamo che la curiosità è donna, Pandora fece di testa sua.
Scoperchiato il vaso, da esso uscirono tutti i mali e, nel mentre cercò di richiuderlo prontamente, vi rimase all’interno la speranza. Solo in un secondo momento fece uscire anche quest’ultima, che non a caso è detta “l’ultima a morire”.
Dopo anni di bistrattamento dei pompieri, finalmente il governo Conte bis riesce a reperire la notevole cifra di 165 milioni per l’armonizzazione del trattamento economico dei pompieri agli altri corpi dello Stato.
In un attimo abbiamo compreso che il comparto sicurezza era decisamente superfluo ma nel nostro idioma ogni parola ha un suo peso. Armonizzare alla fine vuol dire equiparare…con l’entusiasmo innocente, ma mai ignorante, di un comitato che gioisce perché ci sono i soldi per armonizzare i netti a pagare in busta paga.
Bene! Un vaso di 165 milioni! Una volta scoperchiato, però, ci si rende conto che ai pompieri spettano aumenti da 13 a 40 euro, per avere uno stipendio come quello dei cugini poliziotti. Importi questi riferiti alla truppa, perché per i dirigenti il discorso è giustamente più cospicuo.
Abbiamo finalmente scoperto che il tanto agognato comparto non portava le importanti economie inseguite per venti anni. E vabbè, in ultimo resta pur sempre la speranza, che è l’ultima a morire e cerchiamo di capire cosa si può fare con 165 milioni di euro.
Dall’analisi delle tabelle proposte dall’amministrazione, USB ha giocato d’anticipo e senza scendere in particolari, abbiamo elaborato un algoritmo che consentisse una diversa e più equa ripartizione della vagonata di soldi per migliorare a rialzo le tabelle proposte dall’amministrazione.
Il risultato è che tanti importi possono venir anche triplicati ma non si riesce a spendere tutti i 165 milioni.
Proviamo a vedere cosa dicono le tabelle per la truppa.
Prendiamo ad esempio un capo squadra con più di ventidue anni di servizio, esso prenderebbe come assegno di Specificità oggi 208,80 euro, mentre al tempo del ministro Minniti, con l’accordo di 87 milioni, lo stesso capo squadra prese circa 200 euro che erano formate dalla somma di euro 118 per assegno di specificità ed euro 79,60 come integrazione dell’indennità di rischio.
In parole povere, benché a voi lavoratori la cosa possa sembrare assurda, i nostri dirigenti con 165 milioni riescono a distribuire solo 8 o 9 euro in più.
Ma come, potrebbe pensare qualcuno, con 87 milioni si diedero in media 80 euro a capoccia ai vigili giovani, e con 165 si distribuiscono 13 euro qua, 40 euro la e così via dicendo?
Tranquilli cari lavoratori, per bilanciare il tutto, l’amministrazione propone ben 840 euro al mese per i 184 dirigenti.
Sono ben lontani i tempi della “regola morale” dell’INGEGNERE Adriano Olivetti, secondo cui “nessun dirigente, anche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l’ammontare del salario minimo”.
Certo, il pensiero di Olivetti parla di un'organizzazione della società volta ad eliminare la povertà che umilia la dignità delle persone permettendo a tutti di guadagnare tanto da poter vivere in maniera decorosa con una retribuzione di buon livello.
Se ciò si realizzasse, nessuno farebbe "la carità" a nessuno e verrebbe meno anche lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, ma l’Amministrazione gestita dagli ingegneri di oggi ha bisogno di incentivare gli emolumenti accessori come può essere lo straordinario, sottomettendo il lavoratore al ricatto che se vuole garantire, in serenità famigliare, la palestra a suo figlio, può farlo col corrispettivo di un turno straordinario.
Cazzarola… e ci voleva una laurea in ingegneria per riproporre in chiave moderna-pompieristica il “lavoro a cottimo”?
A proposito, cazzarola non è né una parolaccia e né un espressione irriverente. Semmai l’irriverenza sta proprio nelle proposta contrattuale che gli ingegneri di questa amministrazione hanno sottoposto ai lavoratori, così come irriverente, a questo punto, diventa l’associare Adriano Olivetti a ciò che oggi è chiamato ingegnere, benché ci sia anche qualche eccezione.
Senza dilungarci nei numeri che l’Amministrazione ha riassunto in tabelle, tutti gli incrementi si realizzano con ben 117 milioni di euro dei 165 stanziati e, i restanti 48 milioni verranno usati per incrementare gli emolumenti accessori. Ipotizzando che nessuno ne usufruisca, si potrebbe generare un “risparmio di esercizio” fino a 48 milioni di euro.
Chi di voi lavoratori ricorda il decreto brunetta e il bonus del 33% spettante al dirigente parsimonioso?
In questo caso, il massimo bonus per il dirigente smisuratamente cauto potrebbe essere di ben 86.000 euro annui. Decisamente un natale ricco.
La teoria del plusvalore di Karl Marx è sempre valida dove per plusvalore s'intende lavoro non pagato.
Qui nei pompieri, dove famo come ce pare, il plusvalore è anche il lavoro pagato, ma poco… della truppa, ed ancora una volta la speranza, di conquistare un contratto dignitoso, è l’ultima a morire.
Per il Consiglio Nazionale USB VVF Carmelo GUARNIERI LABARILE |