Quando come USB abbiamo aderito convintamente all’iniziativa di ATM di erogare degli abbonamenti annuali a prezzi agevolati per le persone con redditi molto bassi (ISEE inferiore a 6000 euro), lo abbiamo fatto nella consapevolezza che questo servizio fosse un aiuto concreto per molti cittadini e molte famiglie che vivono in condizioni di particolare difficoltà: una condizione di carattere etico alla quale è impossibile derogare. E’ quindi con grande rammarico, ma –ahinoi- con scarso stupore, che abbiamo appreso degli incresciosi accadimenti dalla lettera pubblicata dal Corriere della Sera nella quale don Gabriele Catelli della Caritas di Segrate denuncia la pessima prassi di un CAF di esigere il pagamento della quota associativa annuale per la sola emissione dell’abbonamento ATM a tariffa agevolata, raddoppiando di fatto, in questo modo, di fatto il costo dell’abbonamento. Nel caso di specie, vittima del raggiro una donna “unico sostegno della famiglia e con reddito molto basso”che aveva bisogno di due abbonamenti a tariffa ridotta, uno per lei ed uno per il figlio studente. Si tratta, tra l’altro, di una categoria che temiamo sia destinata ad aumentare tragicamente con la progressiva fine delle misure di sostegno attualmente in atto e del divieto di licenziamento.
Purtroppo, siamo di fronte ad una prassi ampiamente diffusa della quale veniamo a conoscenza attraverso i tanti cittadini (molto spesso stranieri) che si presentano ai nostri sportelli e ci raccontano delle peripezie nelle quali si incorre per ottenere un abbonamento a tariffa agevolata. Una situazione che abbiamo anche denunciato con un’apposita campagna sul nostro sito usbservizimilano.org, non solo segnalando l’operato di tanti CAF che operano fuori da ogni correttezza e convenzione ma anche quello di tanti improvvisati “intermediari” che, richiedendo una quota aggiuntiva (una “cresta”), approfittano di questa situazione. Situazioni inaccettabili che abbiamo stroncato immediatamente ogni volta che ce ne siamo accorti.
Noi pensiamo che queste modalità siano, soprattutto, un segno di questi nostri tempi, diffusamente caratterizzati da una mancanza di senso civico, di solidarietà, di consapevolezza del vivere collettivo. Per questo chiediamo e auspichiamo che quanti più CAF possibili adottino comportamenti corretti e prassi adeguate ad erogare un servizio riservato esclusivamente agli utenti appartenenti alle fasce reddituali più deboli e che deve sempre essere fornito GRATUITAMENTE cosi come disposto dalla convenzione sottoscritta con ATM.
Sarebbe un bel segno di civiltà, di senso civico e di solidarietà in una città che, particolarmente in questa difficile fase caratterizzata da tanta e crescente precarietà, ne ha molto bisogno.
USB Lombardia
*usbservizimilano.org (da questo sito è possibile richiedere –GRATUITAMENTE- la tessera ATM anche online)