Le lavoratrici e i lavoratori USB in RAI esprimono solidarietà e sostegno a tutte le compagne e i compagni portuali, al Calp e alla Global Sumud Flotilla, impegnati nell'organizzazione della più grande missione umanitaria civile della storia dell'umanità.
Lì dove i governi e i partiti politici tacciono o ambiguamente portano avanti retoriche di cerchiobottismo, sono le lavoratrici e i lavoratori che dimostrano il valore della solidarietà internazionale, dal popolo per il popolo.
Siamo fieri di far parte del sindacato che più di ogni altro si è impegnato per fornire il supporto necessario alle operazioni della Flotilla in Italia, segno che dove la politica non arriva, le organizzazioni di base possono e devono essere l'espressione più pura della volontà popolare. Un popolo che non vuole girare la testa dall'altra parte davanti al genocidio e ai numerosi crimini di cui si sono macchiati il Governo e l'esercito sionista nei territori palestinesi e che riconosce la responsabilità del Governo italiano nel sostenere quel massacro.
Anche noi, come lavoratrici e lavoratori RAI, raccogliamo l'appello per il sostegno alla Flotilla, e aderiamo allo stato di agitazione proclamato da USB Lavoro Privato.
Qualsiasi azione che minaccerà l’azione della Global Sumud Flotilla e l’incolumità degli equipaggi vedrà l’USB chiamare lavoratrici e lavoratori alla mobilitazione, preparando sin da subito nei posti di lavoro le condizioni per lo sciopero generale.
Rivolgiamo infine un appello alle giornaliste e ai giornalisti di Produzione News e dell'Approfondimento a prendere attivamente parte al supporto e alla difesa della Flotilla con un lavoro di informazione e aggiornamento costante sull'andamento della missione umanitaria.
Tocca uno, tocca tutti!
Coordinamento USB Rai