Pensavamo di intraprendere interlocuzioni corrette con l’istituto “agraria” ed abbiamo chiesto di essere informati su alcune attività dell’istituto, per come i lavoratori chiedevano.
Considerato che, a distanza di un mese le risposte non arriva la USB ed i lavoratori si sono chiesti; abbiamo premuto qualche nervo scoperto che non dovevamo toccare??
Probabilmente SI!
Perché oltre alla normale richiesta di pubblicizzazione delle contrattazioni di istituto che riguardano il persone, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare di cui nessuno era a conoscenza;
ci siamo azzardati a chiedere come mai nell’istituto risultano DUE segretarie di istituto – una pensionata – ed una in regolare servizio!?? Questione molto anomala che probabilmente ha consigliato: meglio il silenzio!
Ma quello che riteniamo sia stato il nervo scoperto che NON si doveva toccare è la vendita di alcune attrezzature di proprietà della scuola, di cui NON abbiamo capito quali procedure sono state eseguite e l’utilizzo dei fondi recuperati – se sono stati recuperati!
Risulta che sono stati venduti/ceduti un’ auto d’epoca, un trattatore, un bus, una pulitrice …. Dove nessuno deve sapere! almeno da nessuna parte leggiamo cosa è avvenuto, o almeno informati.
Sappiamo solo che: per i beni fuori uso per i quali l’eventuale riparazione è anti-economica viene redatto un verbale dal Direttore al Dirigente scolastico e, per conoscenza, al Consiglio d’istituto sull’esistenza di materiali di risulta o beni fuori uso corredata del relativo elenco, completo dei riferimenti inventariali, ed istituita una “Commissione per il fuori uso”
Dopodiché la vendita, deve avvenire con avviso da pubblicarsi nell’albo dell’istituzione scolastica statale, ed aggiudicati al miglior offerente. Oltre all’elenco dei beni, si dovrà dare atto dell’avvenuto versamento del corrispettivo di aggiudicazione, con le eventuali spese, anche di natura tributaria a carico dell’acquirente.
Se l’aggiudicazione non è andata a buon fine, i beni possono essere ceduti a trattativa privata, sempre a titolo oneroso, oppure trasferiti a titolo gratuito a favore di enti pubblici non economici ovvero, in subordine, di enti non profit.
L’obiettivo finale, a prescindere dalle autonomie dirigenziali, è quello di raggiungere uniformità di comportamento è anche l’uniformità di procedimento; ciò al fine di dare maggiore significatività alle scritture contabili.
Avevamo bisogno solo di queste informazioni null’altro – purtroppo hanno preferito il silenzio, pensando di insabbiare la richiesta, ci rivolgeremo ad altri enti dello Stato per sapere dove sono andati a finire i beni, visto che noi abbiamo altre informazioni!
1 marzo 2022 – federazione USB di Catanzaro - Jiritano