Con le dimissioni dell’ultimo CdA, vengono a mancare i presupposti di fiducia sulla reale volontà della giunta Raggi di dare gli strumenti ad AMA per gestire il servizio pubblico d’igiene ambientale nella città di Roma. Uno schiaffo per i lavoratori che hanno dimostrato grande senso di responsabilità e sacrificio nel superamento delle recenti emergenze, incoraggiati anche da alcuni segnali importanti di cambiamento.
È ora che la Giunta Raggi faccia chiarezza sui reali motivi che stanno portando Ama a un punto di non ritorno e che finisca la pantomima da “eminenza grigia” assunta dall’assessore al Bilancio e alle Partecipate Lemmetti. Se l'assessore Lemmetti ha una responsabilità in questa ennesima battuta d'arresto per la città di Roma è bene che si dimetta subito. Far quadrare i conti è importante, ma porre "sotto ricatto" un' azienda pubblica che eroga un servizio essenziale ai cittadini - e che per questo dovrebbe restare fuori dai vincoli di bilancio - è inaccettabile.
Ora ci aspettiamo che la priorità non sia la restaurazione dell'azienda, ma il superamento delle criticità, a partire dagli impegni già assunti: nuove assunzioni per la raccolta differenziata, nuovi impianti di trattamento e ritorno a una gestione in house di tutti i servizi di raccolta. In caso contrario sarà chiaro che c'è un disegno che punta al fallimento dell'azienda e all'ingresso dei privati nella gestione dei rifiuti a Roma.
Unione Sindacale di Base - Federazione Roma