Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

In Primo Piano

Arnas Brotzu, USB Sanità all’attacco contro un’amministrazione arrogante e prepotente: ricorso in tribunale per comportamento antisindacale

Nazionale,

Se qualcuno pensava di escludere e tacitare i sindacati che all'interno della RSU hanno preso centinaia di voti, si è sbagliato di grosso. Il ricorso al tribunale è stato presentato dalle organizzazioni sindacali USB Sanità, Nursing Up e Nursind per l’esclusione dalla delegazione trattante della RSU e per l’esclusione di nomina dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza appartenenti alle organizzazioni sindacali ricorrenti.

Il ricorso viene  iscritto a ruolo e il giudice apre la causa (in allegato l’atto di citazione), invitati a costituirsi in giudizio il presidente della RSU Irene Desogus e il direttore generale dell’Arnas Brotzu Agnese Foddis. La prima udienza è fissata per il 26.10.2022.

All’interno dell’Arnas Brotzu stiamo assistendo a qualcosa di irrealistico. L’amministrazione permette e alimenta una confusione e un inasprimento delle relazioni sindacali senza precedenti. Mentre le difficoltà organizzative vengono accentuate dalla carenza cronica del personale assistenziale, l’amministrazione cerca di rasserenare gli animi con una newsletter di ringraziamenti. 

I due presidi ospedalieri S.Michele e Businco sono sotto la morsa di gravissime criticità. In un momento così difficile dove i lavoratori sono diventati il parafulmine del disastro, i ringraziamenti sono patetici e ridicoli e li rispediamo senza indugio al mittente. I lavoratori e le lavoratrici non vogliono pacche sulla spalle, vogliono lavorare in sicurezza, vogliono vedersi retribuire le ore in eccedenza e reclamano soprattutto il diritto ad esercitare la loro professione con carichi di lavoro adeguati e con i numeri corretti nelle dotazioni organiche per garantire le esigenze assistenziali. 

In un momento drammatico anche per il caro vita, non si può continuare con il precariato. I lavoratori e le lavoratrici così si sentono sotto ricatto, chiediamo che immediatamente vengano avviate le procedure di stabilizzazione (ex Madia + Covid).

Riteniamo inaccettabili le proroghe con il contagocce. Gli infermieri, gli OSS e tutte le varie figure professionali vogliono garanzie per il loro futuro e meritano rispetto e dignità.

Lo sciopero del 16 settembre che ha visto l'adesione di decine di operatori rende d’obbligo il permanere dello stato di agitazione che evidenzia in maniera inconfutabile come sia fortemente negativa la perfomance sanitaria e amministrativa di questa amministrazione, che merita sicuramente una rivisitazione ai vari livelli apicali. È auspicabile l’immediato commissariamento.

USB Sanità Sardegna