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Editoriale

Assemblea dei lavoratori ex Ilva in AS presso Park Hotel Mar Grande e flash mob sotto la Prefettura di Taranto. Manifestazione 6 marzo, USB invita la città a partecipare compatta

Taranto,

L’assemblea dei lavoratori questa mattina presso Park Hotel Mar Grande comincia con un aggiornamento sull’integrazione salariale per i lavoratori ex Ilva in AS. Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto: “L’emendamento è stato votato mercoledì. Ora attendiamo che diventi legge, ma non diamo nulla per scontato e non abbassiamo la guardia. Il Governo continua a mostrare poca sensibilità di fronte alle nostre richieste. Non dimentichiamo che il decreto per la cassa integrazione del 2020 è stata firmato in extremis, esattamente il 29 gennaio, nonostante la richiesta dei commissari sia stata inoltrata nei primi giorni di settembre. Abbiamo rischiato di perdere questa opportunità per ritardi ingiustificati. Ora come conseguenza si protrarrà l’erogazione”.

 

Altro capitolo quello delle bonifiche. “Stanno per partire con 40 lavoratori quando si sta per chiudere l’accordo con Mittal. Vorrei sottolineare che 300 unità rappresentano il numero minimo di forza lavoro da impiegare. Riconosciamo il positivo rappresentato dall’avvio dei lavori, ma ci sembra fumo negli occhi, per distrarre rispetto all’accordo che va perfezionandosi con la multinazionale”. Poi Rizzo fa riferimento ai meccanismi che verranno adottati per stilare le liste dei lavoratori che si occuperanno delle bonifiche. “I primi 65 in lista, poi dopo aver sciolto il nodo della rotazione, si proseguirà. I disabili verranno certamente inseriti”.

 

Ha fatto seguito il flash mob: i lavoratori sono partiti dall’hotel in Viale Virgilio e hanno raggiunto il palazzo del Governo di Taranto per consegnare simbolicamente al Prefetto le buste paga con euro zero. La manifestazione mira a sollecitare ancora il Governo sulla questione dell’integrazione salariale, pari al 10 % della retribuzione. Si tratta di 300/400 euro in più al mese.

 

Franco Rizzo conclude facendo riferimento alla data del 6 marzo, giorno per il quale USB lancia una manifestazione cittadina chiedendo a tutti di partecipare, per pretendere ciò che ovunque viene considerato normale: interventi concreti per il territorio. In particolare, ribadiamo ancora l’importanza di uno strumento come il Decreto Taranto, che al momento non risponde affatto alle esigenze di un territorio come il nostro. Bisogna gettare le basi per uno sviluppo diverso e ottenere dal Governo risposte chiare, decisioni drastiche se necessario e il riconoscimento di tutto ciò che questa terra ha dato per contribuire in maniera importante al Pil nazionale.

 

 

 

USB Taranto