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Ria

Bugiardi, Infami e Sciacalli

Roma,

Qualcuno lancia voci per confondere i lavoratori

Lavoratori,in merito all'argomento RIA, visto le "voci" o meglio stupidaggini messe in giro da alcune segreterie nazionali dei sindacati di regime, la RdB ricorda che prima di varare la Legge Finanziaria, il Governo Amato ha avuto numerosi incontri con i segretari nazionali delle Confederazioni di CGIL CISL UIL i quali, è risaputo, hanno avallato la programmazione economica per il 2001.

 

Nella programmazione economica 2001 concordata da CGIL CISL UIL, da cui è scaturita l'attuale finanziaria era già preventivato di non effettuare il rimborso RIA, tant'è che la RdB nelle numerose iniziative di lotta attivate fin dal mese di agosto ha posto la questione della retribuzione individuale di anzianità fra i principali punti di rivendicazione. Insomma mentre i volponi nazionali confederali davano il loro assenso al governo per non dare un riconoscimento economico i volpini di categoria cuccavano ulteriore denaro dalle tasche dei lavoratori facendogli intentare ricorsi che, ripetiamo per l'ennesima volta era

 

UN DIRITTO DI NATURA CONTRATTUALE.

 

La RdB ribadisce con forza quanto scritto nel comunicato n.02 del 8 gennaio scorso e per essere ancora più espliciti diciamo che alcuni sindacati di regime hanno incassato dalle 50/70.000 lire a cranio, altri, sempre di regime, invece hanno ricattato i lavoratori e preteso l'iscrizione obbligatoria da quelli che volevano ricorrere. Questa a dir poco è una forma ancora più subdola e vergognosa.

 

Quindi GCIL CISL UIL, non solo hanno contribuito a calpestare un sacrosanto diritto stabilito per contratto, ma hanno "ciulato" i lavoratori prendendogli ulteriori soldi con il ricorso. Evidentemente "la voce" non ha capito un TUBO dell'articolo 51 comma 3, della finanziaria che abbiamo riportato integralmente nel nostro comunicato precedente. Pertanto gliene diamo una ulteriore spiegazione:

 

il Governo, caro testa a ghianda, bloccò i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, già scaduti il 31/12/90 e per tutto l'anno 1993, vietando fino all'anno 1993 la corresponsione di qualunque incremento dovuto ad automatismi per progressione di carriera.

 

Fra questi ultimi poteva rientrare anche la cosiddetta RIA degli statali, scaduta il 31/12/90 ma prorogata di fatto per tutta la successiva vacanza contrattuale. Non a caso, quindi la finanziaria 2001 interviene oggi a precisare che la RIA non può essere calcolata per i periodi successivi al 31/12/90. Quindi è inutile cianciare, avete solo avallato, sempre sulla pelle dei lavoratori, a salvare le casse dello stato da un consistente esborso per le migliaia di ricorsi pendenti ai quali, ormai, nessun TAR darà mai risposta.