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Call Center // Precari

Call Center Enel, USB: 1500 posti di lavoro a rischio, urgente incontro col Prefetto! In programma manifestazione per la prossima settimana

Taranto,

La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e del gas che si compirà agli inizi del 2024 rischia di trasformarsi in uno dei più pesanti licenziamenti di massa della storia recente.

Le disposizioni di legge adottate dal Governo Meloni infatti non solo confermano la chiusura del Mercato Tutelato ad Aprile del prossimo anno, ma prevedono anche la cancellazione della clausola di salvaguardia dell'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati da circa 20 anni nei call center dedicati all'assistenza clienti.

Per effetto di queste scellerate decisioni politiche, 1500 lavoratrici e lavoratori di tutta Italia, di cui 100 nella sola città di Taranto, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro entro poche settimane, sacrificati sull'altare della riduzione del costo del lavoro, ad esclusivo vantaggio delle aziende che subentreranno nella gestione del servizio dopo il passaggio delle utenze al Mercato Libero.

Come se non bastasse, la situazione è aggravata dall'annuncio della società Covisian, fornitore del servizio nel territorio di Taranto, del possibile avvio di una procedura di licenziamento collettivo già in vista della scadenza naturale del contratto d’appalto del 31.12.2023, a causa della dichiarata scarsa redditività della commessa.

In questo quadro, l'USB di Taranto, dopo aver rivendicato in questi anni la necessità di diversificare le attività del call center tarantino per scongiurare questo finale ampiamente annunciato, oggi è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nel realizzare tutte le iniziative istituzionali e di lotta per salvaguardare l'occupazione e le loro condizioni materiali di lavoro e di vita.

Per queste ragioni, abbiamo già sollecitato la task force regionale sulle crisi occupazionali, richiesto un incontro urgente al Prefetto di Taranto alla presenza del committente Enel e dei rappresentanti dei Ministeri competenti e preso contatti con tutti i parlamentari eletti nel territorio ionico per richiedere il loro intervento in questa drammatica vertenza.

Annunciamo inoltre la realizzazione di uno sciopero con manifestazione per le vie cittadine entro la prossima settimana, per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori di Covisian Taranto il protagonismo che meritano di fronte allo spietato tentativo di approfittare della liberalizzazione del mercato per lasciarli a casa e sostituirli con personale precario e a basso costo, portando la protesta fin sotto le finestre dei palazzi istituzionali.

USB Taranto