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COMUNICATI

CASE ATER: AS.IA. RDB CHIAMA GLI INQUILINI ALLA MOBILITAZIONE

Roma,

Primo appuntamento Sabato 5 luglio Assemblea degli inquilini a Pietralata - via Bellardo 7 ore 18

Dopo il blocco degli ascensori in molti case popolari ora l’ATER sta inviando agli inquilini lettere che annunciano il blocco della manutenzione delle pompe di sollevamento dell’acqua. Anziani e disabili pagano pesantemente il prezzo dei giochi politici che stanno avvenendo a Roma, finalizzati solo a rafforzare la rendita parassitaria e i poteri forti.

 

Questa gravissima situazione è la conferma evidente di quanto l’AS.I.A. – RdB sta denunciando da anni, da quando l’ATER è stata trasformata in azienda dalla Giunta Storace ed è stato nominato Presidente l’avv. Petrucci. Solo negli ultimi due anni di gestione il deficit ATER è passato dagli 800 milioni, ereditati  dall’ex IACP, ad oltre 1 miliardo di euro, ed il Presidente Petrucci ha inteso far pagare il risanamento di questo deficit agli stessi inquilini. Prima ha richiesto a tutti gli inquilini arretrati inesistenti, pagati solo da chi paga sempre regolarmente gli affitti; poi ha fatto votare da tutto il Consiglio regionale una legge che ha aumentato del 20% i canoni dal gennaio 2007; sta dismettendo una fetta importante del patrimonio; ha fatto mettere all’ordine del giorno dei prossimi lavori della Giunta e del Consiglio regionale la discussione di una nuova modifica della legge sui canoni che tenga conto del fatto che l’ATER nelle condizioni attuali non è ancora in grado di chiudere i bilanci in parità. In poche parole una nuova richiesta di aumento dei canoni. Questa politica non ha trovato la benché minima opposizione da parte di nessuna forza politica.

 

L’AS.I.A. – RDB chiama gli inquilini delle case popolari alla mobilitazione:

·         per la chiusura dell’ATER e la sua trasformazione in agenzia per il diritto all’abitare

·         per impedire nuovi aumenti degli affitti

·         per dare ai municipi la gestione delle case ATER

·         per maggiori investimenti da destinare alla manutenzione delle case, allo sviluppo dei servizi  e all’emergenza casa

·         per impedire la dismissione del patrimonio pubblico

·         per difendere il ruolo delle case popolari.