L’Ater di Roma ha iniziato nei giorni scorsi a fermare gli ascensori in molti caseggiati. Ora stanno arrivando lettere che comunicano il blocco della manutenzione delle pompe di sollevamento dell’acqua.
Vengono bloccati i contratti di manutenzione degli impianti a seguito del pignoramento dei propri conti correnti da parte del Comune di Roma che rivendica il pagamento dell’ICI (cosa assurda visto che gestisce case popolari). In molti quartieri sono stati gli stessi inquilini - con la mobilitazione - a bloccare i tecnici delle ditte.
I fatti di questi giorni sono la conferma evidente di quello che l’AS.I.A. – RdB sta denunciando da anni, da quando l’ATER è stata trasformata in azienda dalla Giunta Storace e da quando è stato nominato Presidente l’avv. Petrucci: il suo primo dichiarato fine, già a pochi giorni dall’insediamento, è stato quello di voler risanare l’ATER di Roma che si portava un deficit, accumulato negli ultimi 15-20 anni da una gestione fallimentare dell’ex IACP, passato da 800 milioni a oltre 1 miliardo di euro negli ultimi due anni.
Ma questo risanamento del deficit l’avv. Petrucci lo vuole far pagare agli inquilini.
Ha prima richiesto negli anni scorsi arretrati inesistenti a tutti gli inquilini, pagati solo da chi paga sempre regolarmente gli affitti; ha fatto votare da tutto il Consiglio regionale una legge che ha aumentato del 20% i canoni dal gennaio 2007; sta dismettendo una fetta importante di questo patrimonio; ha fatto mettere all’ordine del giorno dei prossimi lavori della Giunta e del Consiglio regionale la discussione di una nuova modifica della legge sui canoni che tenga conto del fatto che l’ATER nelle condizioni attuali non è ancora in grado di chiudere i bilanci in parità. In poche parole una nuova richiesta di aumento degli affitti!
Questa politica non ha trovato una qual minima opposizione da parte di nessuna forza politica.
Le vittime della polemica tra la Giunta Alemanno e il Presidente dell’ATER di questi giorni sono gli inquilini delle case popolari, in particolare gli anziani e le persone disabili, contro i quali sono pronti tutti a schierarsi. Sono loro che stanno pagando il prezzo dei giochi politici che avvengono nella nostra città, finalizzati solo a rafforzare la rendita parassitaria e i poteri forti. Certo è che il Comune e l’ATER non stanno facendo il bene dei cittadini che meritano di abitare in case e quartieri vivibili.
La campagna che stanno facendo è contro le case popolari, vogliono convincere la città che sono ingestibili, e che quindi vanno anche svendute.
Questo avviene quando tutti dicono che il dramma della casa nel nostro paese è determinato dalla mancanza di case popolari e dal fatto che il mercato della casa è in mano alla rendita speculativa.
L’AS.I.A. – RdB chiama gli inquilini delle case popolari alla mobilitazione:
· PER LA CHIUSURA DELL’ATER E LA SUA TRASFORMAZIONE IN AGENZIA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
· PER IMPEDIRE NUOVI AUMENTI DEGLI AFFITTI
· PER DARE AI MUNICIPI LA GESTIONE DELLE CASE ATER
· PER MAGGIORI INVESTIMENTI DA DESTINARE ALLA MANUTENZIONE DELLE CASE, ALLO SVILUPPO DEI SERVIZI E ALL’EMERGENZA CASA
· PER IMPEDIRE LA DISMISSIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO
· PER DIFENDERE IL RUOLO DELLE CASE POPOLARI
Assemblea degli inquilini
Martedì 8 luglio alle ore 18,00
Via dell’Archeologia, 204 (Comparto M1) a Torbellamonaca