COMUNICATO STAMPA
I lavoratori precari ex Lsu e Lpu della regione Calabria, in agitazione per vedere riconosciuti i propri diritti pesantemente calpestati e disperati per il protrarsi di una situazione davvero insostenibile, hanno chiesto l’appoggio dei sindacati, appoggio che la sola RdB ha prontamente fornito.
Infatti, il nostro sindacato è da sempre particolarmente attento e sensibile a questa problematica: non a caso nell’assemblea che i lavoratori hanno tenuto l’altro giorno per strada, davanti la sede del Dipartimento dell’Assessorato regionale al Lavoro, la RdB è stata presente con i suoi massimi vertici nazionali, Paola Palmieri, della Segreteria Nazionale di RdB, e regionali, che hanno ascoltato i vari interventi sui disagi patiti ed hanno prospettato le strategie da seguire, con la creazione di un coordinamento che prepari una grande assemblea regionale.
I lavoratori, costantemente umiliati nelle professionalità e discriminati nella qualifica di lavoratori a tempo pieno, sono stati “assunti” solo a tempo parziale e con qualifiche largamente inferiori a quelle che dovrebbero avere sia per i titoli di studio posseduti, che per le professionalità acquisite negli anni di precariato.
La creazione del coordinamento dei lavoratori è indispensabile, poiché bisogna essere consapevoli che occorre organizzarsi al meglio, da una parte per difendersi dalla totale indifferenza mostrata sin qui dalla Giunta Regionale e dalle forze politiche, e dall’altra per difendersi dalle insidie di quelle organizzazioni che a livello nazionale si sono rese complici di questo governo condividendone pienamente la scelta di fare la guerra non al precariato, ma ai precari, mentre poi in periferia cercano di ricostruirsi una verginità agli occhi dei lavoratori, fingendo di schierarsi a fianco di chi è stato, anche da loro, costantemente mortificato.
Per questo motivo la RdB ha messo a disposizione dei lavoratori le strutture regionali e provinciali del sindacato, affinché si elabori tutti insieme la piattaforma per portare avanti nel migliore dei modi le rivendicazioni, a partire dalla grande assemblea regionale, su cui si sta già lavorando e che coinvolgerà gli amministratori ed i politici regionali.