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Dicono di noi

Croce rossa manda l'sos assunzioni

Nazionale,

Il 6 luglio sciopero generale dei dipendenti: tutti a Roma, al ministero della Salute. Richieste: stabilizzare i contratti a termine e stop all'uso degli interinali di Matteo Marini

Per una volta sono loro a chiedere soccorso. I precari della Croce rossa italiana sono decisi a portare la protesta fino al ministero della Salute e a chiedere il perché del silenzio che circonda quello che può essere definito il percorso a ostacoli della loro stabilizzazione. La legge finanziaria varata dal governo Prodi a fine 2006 prevede l'assunzione a tempo indeterminato dei precari dell'amministrazione pubblica con determinati requisiti, cioè almeno tre anni di servizio e l'aver sostenuto prove selettive. I precari della Croce rossa non hanno trovato però l'accordo con l'amministrazione per l'assunzione dei circa 1.900 lavoratori civili che prestano servizio, in tutta Italia, al pronto soccorso sulle ambulanze o nei centri di educazione motoria. Si tratta di personale qualificato, medici, paramedici, psicologi, ma anche infermieri e fisioterapisti
«I precari della Cri non hanno una delega precisa - spiega il coordinatore del sindacato Rdb alla Croce rossa Massimiliano Gesmini - sono legati a delle convenzioni che vanno rinnovate periodicamente. E per questo, secondo l'amministrazione non sono un fabbisogno indispensabile. Ma se si pensa che alcune convenzioni sono state rinnovate per 30 anni, questa sembra un'assurdità». Il 30 aprile 2007 il ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais ha firmato una direttiva che riguarda l'applicazione dei commi della legge Finanziaria sui lavoratori precari. L'amministrazione della Croce rossa ha però risposto picche, grazie ad un'interpretazione «restrittiva».
«Nonostante l'accordo siglato già a dicembre con il sottosegretario del ministero della Salute Serafino Zucchelli al quale ha partecipato anche l'amministrazione - prosegue Gesmini - e nonostante la direttiva del ministero della Funzione pubblica emanata un mese e mezzo fa, ancora l'amministrazione ci vuole lasciare fuori dalla stabilizzazione, e noi abbiamo deciso oggi (ieri, ndr) di indire uno sciopero generale nazionale per il 6 luglio». I lavoratori della Cri arriveranno a Roma da tutta Italia, fino al palazzo del ministero della Salute e chiederanno di essere ascoltati perché alla fine in tervenga il governo a dirimere la questione: «Abbiamo deciso di rivolgerci direttamente al ministero perché con l'amministrazione l'intesa sembra impossibile - prosegue Gesmini - e in aggiunta a questo, la Croce rossa ha deciso di ricorrere ad agenzie di lavoro interinale per le sostituzioni».
Quello del lavoro interinale è un mezzo che l'amministrazione ha già adottato, o tentato di adottare, in alcune strutture per sostituire i lavoratori in ferie, in pensione o in maternità. Ma anche per far fronte e future esigenze di nuovo personale. In tutta risposta al Centro di riabilitazione motoria di via Ramazzini a Roma, i precari hanno deciso di occupare e autogestire il centro, rinunciando alle ferie per tre mesi.