Un filo invisibile ha sempre unito Tor Bella Monaca a Scampia.
Nella narrazione sulle periferie degradate questi due quartieri sono stati l’emblema che ha prodotto semplicemente una falsa idea legata tutta all’intervento legalitario e mai sostanziale sui reali bisogni di chi ci vive.
E noi, proprio il 22 luglio eravamo a Scampia per un’assemblea pubblica sulla questione dell’art. 5 del decreto Renzi-Lupi e gli effetti negativi che ha prodotto. Questo articolo è stata l’unica risposta che la politica ha dato negli anni al tema delle periferie.
Ci siamo incontrati con alcuni abitanti di Scampia in un bellissimo spazio recuperato, il Raggio di Sole, dove grazie all’attivismo sociale oggi ragazzi, bambini e famiglie hanno la possibilità di fare attività sportiva, culturale e sociale.
La discussione che si è svolta è stata la stessa che ogni giorno affrontiamo con la nostra gente a Tor Bella Monaca: la paura dello sgombero, il bisogno di manutenzione delle case, l’impossibilità di far rientrare un figlio se hai debiti o di usufruire dei servizi essenziali. Insomma, mi sono sentita a casa perché in quel momento stavo sovrapponendo le questioni che mi ponevano gli abitanti di Scampia a quelle quotidiane di Tor Bella Monaca.
Territori resistenti che non si arrendono all’abbandono e a leggi sbagliate. E lo abbiamo visto con i nostri occhi percorrendo i giardini interni delle case dell’ACER equivalente della nostra ATER.
Spazi degradati oggi recuperati alla bellezza grazie all’iniziativa delle associazioni e dei cittadini che li hanno ideati e realizzati per poi metterli a disposizione degli abitanti del quartiere.
E poi, a conclusione della serata è arrivata la notizia del dramma.
La portata della gravità l’abbiamo appresa appena rientrati a Roma.
E subito la narrazione dominante ci è sembrato che stesse riparlando della Scampia del passato. Ma in realtà non è così, nessun mezzo di informazione è andato a indagare i progressi che in questo quartiere sono stati fatti negli ultimi anni grazie alla mobilitazione popolare, che è stata l’altra faccia dell’assenza decennale delle istituzioni.
Le numerose realtà sociali che vivono Scampia insieme agli abitanti sanno però che c’è ancora molto da conquistare e lo faranno.
E ancora una volta, mentre sto scrivendo, mi viene la sovrapposizione con Tor Bella Monaca perché in fondo sto parlando anche di lei e di quante battaglie abbiamo ancora da fare per avere i diritti che spettano alla nostra gente.
E quel filo invisibile che unisce Tor Bella Monaca a Scampia diventa sempre più forte e per questo siamo vicini alle famiglie delle vittime e abbracciamo tutti gli abitanti di Scampia che stanno vivendo questo dramma.
M. Vittoria Molinari
Presidente Comitato di Quartiere NTBM
ASIA-USB
Aderente
alla FSM