Martedì 15 febbraio si è svolto un incontro con la società Swissport, che ha rappresentato il suo interesse al bando aperto sulla parte Handling della ex Alitalia Sai in AS. La delegazione di Swissport era rappresentata dal CEO Warwick Brady e da un alto livello manageriale, a confronto con i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali. Si tratta certamente di un gruppo forte sul mercato dei servizi area passeggeri, area pista, cargo, pulizie e altro. Sono state illustrate le operazioni, l’organizzazione, il fatturato e il posizionamento commerciale e industriale della società.
Da parte del management dell’azienda svizzera, c’è la manifestazione d’interesse al bando aperto per la cessione del ramo Handling, sia per le attività di Fiumicino e Linate, che più in generale delle stazioni aeroportuali del mercato italiano, evidentemente ricco ed appetibile. Le scelte che saranno operate dipenderanno da un contesto complesso in cui sarà determinante la posizione di ITA, la sua partecipazione azionaria, ma anche dalle condizioni fissate nel bando e dalla cornice delle scelte strategiche per il trasporto aereo operate dal governo italiano. La Swissport si è dimostrata interessata a partecipare interamente alla gara o a valutare la compartecipazione con ITA.
Si è comunque trattato di una presentazione e non dell’avvio di un vero e proprio confronto. Per il ramo Handling probabilmente la Swissport dovrà concorrere con altri soggetti interessati all’acquisizione, tra questi Airport Handling (di DNATA, società partecipata a maggioranza dal Gruppo Emirates ed oggi gestore dell’Handling negli aeroporti di Linate e Malpensa), Aviation Services in consorzio con Aviapartner, attualmente operanti per effetto del bando ENAC sull’aeroporto di Fiumicino con Alitalia Sai A.S. e di altri.
USB pur apprezzando la trasparenza della presentazione, ha rilevato tuttavia l’assenza di molti elementi di riferimento della cornice. Gli errori fatti dal governo nella destrutturazione di Alitalia ora sviluppano la seconda fase della vertenza con altri pericolosi passaggi che, oltre al ridimensionamento e al frazionamento della compagnia portano a ulteriore perdita occupazionale.
L’irresponsabilità della politica che ha scelto di non puntare al rilancio di una vera Compagnia di Bandiera da mettere al servizio del Paese, sta provocando purtroppo, lo smantellamento e l’inevitabile stravolgimento degli equilibri industriali nel settore, dei vettori, dell’Handling e delle manutenzioni aeronautiche. È doveroso recuperare e controllare, con una regia del governo, queste ulteriori trasformazioni affinché non ci siano altri licenziamenti e tracolli salariali.
La innegabile disponibilità al dialogo dei rappresentanti di Swissport con l’attenzione alle professionalità esistenti, alla questione della safety e all’occupazione, saranno poi verificate in confronti successivi.
USB si propone di aprire un dibattito con il coinvolgimento delle categorie su questi temi e di convocare al più presto delle assemblee, insieme alle altre sigle disponibili, per seguire questa parte della vertenza, per garantire lavoro in Ita e ripristinare diritti e salari.
USB Lavoro Privato
16 febbraio 2022