Il Giudice D’Aquino del Tribunale di Milano ha emesso oggi sentenza ex art. 23 c.c. (procedimento d’urgenza) in ordine alla convocazione dell’Assemblea nazionale della CUB del 9 – 11 ottobre 2009.
Il giudice non solo ha ritenuto illegittima la convocazione dell’Assemblea nazionale da parte del Coordinamento nazionale del 6 maggio 2009 in quanto carente della maggioranza statutariamente prevista, ma ha anche ritenuto illegittima la convocazione stessa della riunione del Coordinamento nazionale del 6 maggio in quanto avvenuta ad opera di soli tre coordinatori – Montagnoli, Scarinzi, Tiboni – anzichè i quattro su sei (2/3) richiesti.
Il Giudice ha altresì ritenuta nulla la costituzione di Montagnoli, e di altri membri del Coordinamento nazionale, a difesa della CUB in quanto la rappresentanza legale della Confederazione è demandata congiuntamente ai due rappresentanti legali cioè Montagnoli e Leonardi che possono intervenire in giudizio solo congiuntamente. Anche la successiva costituzione in nome della CUB di Leonardi avvenuta proprio per dimostrare che i rappresentanti legali sono due e non il solo Montagnoli, è stata conseguentemente respinta con la stessa motivazione.
L’Assemblea nazionale della CUB prevista per i giorni 9, 10, 11 ottobre prossimo a Milano è quindi illegittima, lo è sul piano formale ma ancor più sul piano sostanziale ed ogni atto precedente e conseguente è illegittimo così come inequivocabilmente sancito dal giudice.
La RdB ritiene che questa sconfitta giudiziaria renda evidente la totale carenza di prospettiva in cui si sono rinchiusi Tiboni, Montagnoli e Scarinzi e che invece il progetto di riunificazione del sindacalismo di base avanzato dalla Rdb e da parti consistenti della CUB assieme ad altre importanti realtà quali SdL e Snater, rappresenti davvero l’unica concreta prospettiva per lo sviluppo, la crescita e l’affermazione del sindacalismo di base e conflittuale.
Esecutivo nazionale RdB/CUB
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