I lavoratori della GLS di San Giuliano Milanese hanno scelto un luogo simbolico, il tribunale di Milano, quello delle inchieste di una trentina di anni fa definite "mani pulite", per fare sentire la loro voce contro un grave attacco al diritto di sciopero.
La settimana scorsa, infatti, dopo una partecipata astensione dal lavoro per rivendicare aumenti salariali, giusto inquadramento professionale e rispetto della persona da parte di capi e capetti, si sono visti recapitare decine di lettere di contestazione disciplinare e altrettante sospensioni cautelari. Le motivazioni provocatorie e paradossali sono che avrebbero arrecato un grave danno fermando la movimentazione delle merci.
Domanda: un addetto alla logistica quando si ferma perché lo fa? Per fermare le merci appunto. Si chiama sciopero.
Per l'appaltatore questo diritto è invece un atto illegale, che reca danno economico.
La stessa odiosa condotta antisindacale ha colpito poi altri lavoratori di altri magazzini, difficile non pensare ad una regia ben coordinata.
In GLS quindi lo sciopero è illegale e chi lo pratica va sospeso, allontanato dal lavoro.
Invece le aziende appaltatrici inquisite per evasione fiscale e torbidi rapporti con la mafia e la camorra sono ben accette, quelle possono continuare a restare.
Oggi quindi driver e magazzinieri di San Giuliano Milanese sono andati al tribunale di Milano per affermare che le loro mani, quelle che producono la ricchezza del paese, sono pulite a differenza di quelle di certi manager degli appalti, che il diritto di sciopero lo difenderanno con determinazione e che ee questa campagna fascista di repressione non cesserà immediatamente in GLS I pacchi natalizi dovranno farseli recapitare da babbo Natale con le renne.
#SCHIAVIMAI
USB LAVORO PRIVATO SETTORE LOGISTICA