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LA DIFFIDA DELLA USB OTTIENE UN RISULTATO CONCRETO: L'ARAN SBLOCCA LA COMMISSIONE SULL'ORDINAMENTO PROFESSIONALE DELLE FUNZIONI CENTRALI AREA UNICA: LA VERA SOLUZIONE PER SUPERARE I VINCOLI DEI PASSAGGI DI AREA

Roma,

La USB P.I., che da sempre lotta per garantire diritti ai lavoratori anche in tema di elevazione professionale (riqualificazione e progressione economica), si è posta l’obiettivo di cancellare il vecchio ordinamento professionale che ha impedito ai lavoratori della prima e seconda area di progredire tra e all’interno delle stesse.

E’ tempo di mettere in cantiere un nuovo sistema di classificazione capace di superare le barriere delle aree, contestualmente occorre trovare soluzioni e sbocchi per la terza Area per un’amministrazione che guardi al ventunesimo secolo e non al novecento del lavoro fordista.

Le proteste organizzate dalla USB il 13 e il 28 giugno e la diffida inviata il 2 luglio all’Aran dallo studio legale Salerni hanno ottenuto un risultato concreto. A pochi giorni dalla scadenza del termine fissato nella diffida della USB prima di avviare una denuncia penale per omissione d’atti d’ufficio, ieri pomeriggio l’Aran ha inviato la convocazione della Commissione paritetica per la revisione dei sistemi di classificazione del Comparto Funzioni Centrali, annunciando la ripresa dei lavori per il prossimo 26 settembre.

USB è pronta a discutere la propria proposta di nuovo sistema di classificazione, mettendola a confronto con quelle delle altre organizzazioni sindacali del Comparto, sperando che da quella data si possa lavorare in modo continuo e propositivo, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori che attendono da tempo soluzioni al mansionismo e riconoscimento della crescita professionale.

L’attuale ordinamento professionale, risale ad oltre 20 anni fa ed ha dimostrato tutte le sue lacune rispetto alle innovazioni tecnologiche e alle nuove necessità dell’amministrazione. Nel Ministero della Giustizia la situazione è ancora più grave: la maggior parte del personale è ingabbiato nella prima e seconda area.

Negli anni i lavoratori sono stati sfruttati in un mansionismo sfrenato, aggravato dall’accordo del 26 aprile 2017, con il quale l’amministrazione ha incassato, complici i sindacati firmatari, l’aumento delle mansioni per alcuni profili professionali a costo zero. E se non si superano gli attuali vincoli per il passaggio di area, gli ausiliari, assieme ai cancellieri idonei del 21 quater, in buona compagnia con gli informatici, contabili ed esperti linguistici rischiano di restare al palo.

L’azione incisiva della USB ancora una volta ha pagato, con buona pace di coloro che il conflitto lo esprimono solo a parole nei volantini o che fintamente chiedono a parole l’apertura del confronto. Tocca ai lavoratori sostenere il progetto dell’area unica.