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Manifestazioni

Forte mobilitazione a Piacenza dopo l'aggressione fascista a due migranti figli del delegato USB in Ikea

Piacenza,

Mercoledì 25 giugno, dopo un corteo indetto dai gruppi nazifascisti piacentini contro "il degrado" un branco dei loro adepti ha aggredito due ragazzi migranti al grido "i nordafricani non devono stare qui". I due giovani, figli del nostro Benkara, delegato USB nell'hub di IKEA, sono finiti all'ospedale e secondo le testimonianze raccolte tra i cittadini presenti all'aggressione si è rischiato l'assassinio.

Piacenza, Città medaglia d'oro per la Resistenza, ha saputo reagire all'infame gesto razzista con una partecipatissima e combattiva manifestazione.

Centinaia di giovani e lavoratori delle comunità migranti locali hanno mandato un messaggio univoco alle istituzioni dello stato e del territorio purtroppo dormienti: a Piacenza non c'è posto per i fascisti!

USB ha ribadito che nella città esiste effettivamente un "problema sicurezza" raffigurato da quei rappresentanti dei carabinieri finiti in galera perché nella caserma di via Caccialupo torturavano, gestivano un giro di prostituzione, spacciavano cocaina, e per le infiltrazioni della malavita organizzata nelle istituzioni come testimonia il caso dell'ex presidente del consiglio comunale (uomo di Fratelli d'Italia) condannato per appartenenza alla N'drangheta.

È questo il contesto nel quale, col silenzio dell'intero arco Costituzionale e con la questura che vieta ai sindacati conflittuali i cortei nel centro storico, si concede agibilità agli squadristi e alle loro scorribande anti migranti.

USB lancia pertanto un forte appello a tutti i democratici e antifascisti piacentini perché la città sia liberata dalla violenza razzista e dalla insicurezza dovuta alla loro presenza.

A Piacenza ancora fischia il vento.

SCHIAVI MAI

USB Piacenza