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Roma

LA RICETTA VELENOSA DELLA GIUNTA VELTRONI: più soldi ai nidi privati e peggioramento delle condizioni di lavoro in quelli pubblici

Roma,

La Giunta Veltroni  nella seduta del 3 Agosto 2007 ha approvato l’aumento del contributo che il Comune di Roma corrisponde ai nidi privati convenzionati.

L’aumento sarà di circa  €  100,00/mese per ogni bambino che frequenterà i nidi privati convenzionati.

Finiranno così ai privati  fino a € 9.075,00/anno per ogni bambino che frequenterà le loro strutture: un bel regalo considerando che la cifra è perfino superiore ai 7000 - 8000 mila Euro all’anno considerati ottimali in significative ricerche nazionali richiamate nella stessa delibera di giunta.
 
Così come, nella stessa delibera, si afferma che il Comune sarà  garante della qualità erogata dai privati e che sosterrà una politica di controllo sui servizi.

“Purtroppo l’esperienza concreta ha dimostrato condizioni di lavoro ben diverse da quelle esistenti nei nidi  a gestione pubblica” afferma Caterina Fida, Responsabile Sindacale della RdB per il Settore Scolastico-Educativo, “e anche l’esperienza con Farmacap ha comportato retribuzioni nettamente inferiori rispetto a quelle esistenti nel pubblico.”

“Con questo ulteriore atto la giunta capitolina conferma il fermo proposito di percorrere la strada della  privatizzazione del servizio,” prosegue la Rappresentante Sindacale  “infatti dal 2001 ad oggi sono stati aperti 20 nidi a gestione mista e 123 strutture  private - 106 nidi accreditati e 17 nidi aziendali - che vivono però con i soldi pubblici.”

“La Giunta Veltroni farebbe bene a migliorare le condizioni esistenti nei nidi comunali dove ha  ridotto il personale di ruolo, ha privatizzato i servizi ausiliari, ha fatto ricorso  ad  un esercito di precarie con contratti di lavoro part-time creando situazioni di estremo disagio  per i bambini, per le loro famiglie e per le lavoratrici e i lavoratori del settore”

Le  RdB-CUB  credono che la salvaguardia della qualità dei servizi sia possibile solo attraverso una gestione pubblica  e che non possa essere dato spazio a nessun tentavo di privatizzazione dei servizi educativi.

“E’ necessario che su questi temi, sia avviato un confronto pubblico aperto a tutte le forze politiche e sociali, alle associazione dei genitori, alle istituzioni presenti sul territorio” conclude la Rappresentante delle RdB.

 

 

 


28 agosto 2007 - Dire

SCUOLA. RDB: CAMPIDOGLIO REGALA SOLDI AI NIDI PRIVATI
"MENTRE PEGGIORANO CONDIZIONI DI LAVORO IN QUELLI PUBBLICI".

(DIRE) Roma, 28 ago. - "La giunta Veltroni nella seduta del 3 agosto ha approvato l'aumento del contributo che il Comune di Roma corrisponde ai nidi privati convenzionati. L'aumento sara' di circa 100 euro al mese per ogni bambino che frequentera' i nidi privati convenzionati". E' quanto precisa una nota delle Rdb, sottolineando che "finiranno cosi' ai privati fino a 9.075 euro l'anno per ogni bambino che frequentera' le loro strutture: un bel regalo considerando che la cifra e' perfino superiore ai 7.000-8.000 mila euro all'anno considerati ottimali in significative ricerche nazionali richiamate nella stessa delibera di giunta". "Nella stessa delibera- prosegue la nota- si afferma che il Comune sara' garante della qualita' erogata dai privati e che sosterra' una politica di controllo sui servizi". "Purtroppo l'esperienza concreta ha dimostrato condizioni di lavoro ben diverse da quelle esistenti nei nidi a gestione pubblica- afferma Caterina Fida, responsabile sindacale della Rdb per il settore scolastico-educativo- e anche l'esperienza con Farmacap ha comportato retribuzioni nettamente inferiori rispetto a quelle esistenti nel pubblico". "Con questo ulteriore atto la giunta capitolina conferma il proposito di percorrere la strada della privatizzazione del servizio- prosegue la rappresentante sindacale- infatti dal 2001 ad oggi sono stati aperti 20 nidi a gestione mista e 123 strutture private -106 nidi accreditati e 17 nidi aziendali- che vivono pero' con i soldi pubblici". "La giunta Veltroni farebbe bene a migliorare le condizioni esistenti nei nidi comunali- insiste Caterina Fida- dove ha ridotto il personale di ruolo, ha privatizzato i servizi ausiliari, ha fatto ricorso ad un esercito di precarie con contratti di lavoro part-time creando situazioni di estremo disagio per i bambini, per le loro famiglie e per le lavoratrici e i lavoratori del settore". Le Rdb-Cub "credono che la salvaguardia della qualita' dei servizi sia possibile solo attraverso una gestione pubblica e che non possa essere dato spazio a nessun tentativo di privatizzazione dei servizi educativi". "E' necessario che su questi temi sia avviato un confronto pubblico aperto a tutte le forze politiche e sociali, alle associazione dei genitori, alle istituzioni presenti sul territorio", conclude Caterina Fida.


28 agosto 2007 - Omniroma

ASILI NIDO, RDB-CUB: «MIGLIORARE CONDIZIONI STRUTTURE PUBBLICHE»

(OMNIROMA) Roma, 28 ago - «La giunta comunale nella seduta del 3 agosto 2007 ha approvato l'aumento del contributo che il Comune di Roma corrisponde ai nidi privati convenzionati. L'aumento sarà di circa 100 euro al mese per ogni bambino che frequenterà i nidi privati convenzionati. Finiranno così ai privati fino a 9.075,00 euro l'anno per ogni bambino che frequenterà le loro strutture: un bel regalo considerando che la cifra è perfino superiore ai 7000 - 8000 mila euro all'anno considerati ottimali in significative ricerche nazionali richiamate nella stessa delibera di giunta». È quanto si legge in una nota Rdb Cub. «Purtroppo l'esperienza concreta ha dimostrato condizioni di lavoro ben diverse da quelle esistenti nei nidi a gestione pubblica - afferma Caterina Fida, responsabile sindacale della RdB per il settore scolastico-educativo - e anche l'esperienza con Farmacap ha comportato retribuzioni nettamente inferiori rispetto a quelle esistenti nel pubblico». «Con questo ulteriore atto la giunta capitolina conferma il fermo proposito di percorrere la strada della privatizzazione del servizio - prosegue la rappresentante sindacale - Dal 2001 ad oggi sono stati aperti 20 nidi a gestione mista e 123 strutture private (106 nidi accreditati e 17 nidi aziendali) che vivono però con i soldi pubblici». «L'amministrazione farebbe bene a migliorare le condizioni esistenti nei nidi comunali dove ha ridotto il personale di ruolo, ha privatizzato i servizi ausiliari, ha fatto ricorso ad un esercito di precarie con contratti di lavoro part-time creando situazioni di estremo disagio per i bambini, per le loro famiglie e per le lavoratrici e i lavoratori del settore», conclude la nota.