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Sicurezza

Nuovo decreto del Governo su Salute e Sicurezza del lavoro : parole, parole… Le proposte Usb per passare ai fatti, per incidere concretamente su infortuni e malattie professionali

Nazionale,

Il Decreto legge, approvato il 28/10/2025 dal Consiglio dei Ministri, avrà un impatto minimo, se non nullo, non affrontando la causa primaria degli infortuni e le malattie nei luoghi di lavoro: le imprese non adottano misure, tecnico-strutturali ed organizzative, efficaci per la prevenzione dei rischi, questo perché hanno dei costi che i datori di lavoro, a meno che non siano costretti, non sono disposti a sostenere.

Usb, nei tavoli tecnici del Ministero del Lavoro sul tema, ha fatto delle proposte "di buon senso", per incidere concretamente sulla strage di lavoratrici e lavoratori; ma le nostre proposte non sono state prese in considerazione e, di conseguenza, non sono state inserite nel nuovo decreto legge.

Il Governo prevede il finanziamento delle misure previste dal Decreto solo con soldi pubblici e sta ben attento a non mettere le mani nelle tasche dei datori di lavoro che, per legge, devono garantire la tutela della salute-sicurezza dei lavoratori. La maggioranza degli interventi previsti da Decreto, infatti, saranno finanziati con fondi Inail, fondi che dovrebbero usati per un adeguato risarcimento dei lavoratori che subiscono dei danni alla salute durante il lavoro.

Perché il nuovo Decreto non avrà effetti concreti e cosa propone Usb?

Il Decreto, al di là di piccole modifiche previste  per i rischi di cadute dall’alto, si focalizza su aspetti come: la promozione e diffusione della cultura della salute-sicurezza, il miglioramento della formazione, un lieve incremento del risarcimento per i familiari delle vittime di infortunio sul lavoro, un lievissimo incremento degli ispettori per la Vigilanza su salute e sicurezza ecc.

In sintesi si tratta di misure che non avranno effetti concreti sulla tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori perchè, per costringere i datori di lavoro ad attuare misure di prevenzione efficaci da subito, serve un sistema di « obblighi-sanzioni-pene» che abbia una reale funzione di deterrenza; che renda, cioè, più conveniente investire per la tutela della salute-sicurezza rispetto alle sanzioni-pene che possono derivare dalla mancata attuazione di quanto previsto dagli obblighi di legge. Serve, ad esempio, l’introduzione di un  reato specifico di omicidio e lesioni  sul lavoro; come quello  elaborato da Usb e tradotto in una proposta di legge presentata i parlamento; serve la creazione di una Procura « speciale » con magistrati competenti sul tema.

L’aumento del numero   degli ispettori per la vigilanza, previsto nel Decreto, rapprenta una « goccia » rispetto al numero delle imprese da controllare ( attualmente gli ispettori sono circa 3.000 e dovrebbero controllare oltre 4 milioni di imprese). Per questo motivo Usb ha proposto un rafforzamento del potere e del ruolo degli Rls , per creare, nei singoli luoghi di lavoro, un esercito di « ispettori sul campo » per verificare, concretamente e diffusamente, l’attuazione di misure di prevenzione adeguate da parte dei datori di lavoro.

Il decreto non  prevede nessuna modifica efficace rispetto al responsabilità delle aziende committenti nelle situazioni di appalti e sub-appalti; Usb ha proposto,  con la modifica dell’art. 26 del Dlgs 81/08, la responsabilità diretta delle aziende committenti rispetto ai danni alla salute dei lavoratori delle aziende in appalto.

In questo nuovo Decreto, quindi, manca la volontà di agire concretamente per ridurre infortuni e malattie professionali; Usb, con il suo percorso di formazione e supporto degli Rls, continuerà la sua azione concreta nei luoghi di lavoro per costringere i datori di lavoro ad adottare misure efficaci  per la tutela della salute-sicurezza dei lavoratori.