Per parlare di tutto quello che non và non basta un volantino ci vorrebbe un libro, ora assistiamo impotenti ad un’ennesima prova di forza dell’amministrazione che dopo aver costretto tutti i lavoratori ad immani sacrifici ( ferie e riposi saltati, doppi turni e attività di facchinaggio vero e proprio senza contare il resto ) per portare a termine nei tempi previsti un trasferimento forzato ed affrettato, ora ci impone il pagamento del parcheggio salvo poi offrirci uno sconto di 10 cent giornalieri con un risparmio mensile medio per i lavoratori di circa 2,00 €!!!! Grazie ma non ci stiamo.
Questo è veramente troppo, oppure è ancora USB che sbaglia? Noi come USB chiediamo a questa amministrazione che, in compartecipazione con tutte istituzioni coinvolte ( regione, provincia, comune ) e le passate amministrazioni è corresponsabile di questo fallimento sotto gli occhi di tutti, di non far pagare ai lavoratori e agli utenti il conto salatissimo di questo scempio; per questo motivo insistiamo per avere,
la gratuità del parcheggio per tutti i lavoratori siano essi dipendenti dell’azienda o esterni ad essa:
la riduzione a 50 cent/ora per tutti i visitatori e la prima ora gratuita:
la costruzione a carico della provincia o del comune di parcheggi di pertinenza esterni al perimetro di proprietà ma in prossimità dell’ospedale gratuiti:
far pressione sulle istituzioni di competenza affinché l’ospedale Beato Giovanni XXIII possa essere raggiunto comodamente da tutte i mezzi pubblici su gomma e rotaia; integrando questa proposta in un progetto più ampio di mobilità sostenibile:
una premio forfettario per tutti i lavoratori di tutte le categorie per il disagio vissuto sulla propria pelle in questi mesi dove molti diritti sono stati messi in secondo piano “ perché vi era un trasloco da fare e tutti dovevano fare sacrifici” perché è giusto che i premi non li prendano solo i dirigenti.
PROBLEMA SICUREZZA
Chiediamo a tutti i lavoratori ma soprattutto alle lavoratrici donne di sollevare assieme a USB il problema della sicurezza sia nei parcheggi che negli spogliatoi situati nei sotterranei e che secondo noi di USB non si risolve certo con lo spray al peperoncino, iniziativa più di propaganda che utile a risolvere il problema.
USB propone che tutte le dipendenti donne si cambino negli spogliatoi di torre invitando tutti i maschi di ogni livello e categoria, compreso i medici a cambiarsi negli spogliatoi dei sotterranei. Inoltre USB propone per la sicurezza delle lavoratrici donne che venga potenziata la sorveglianza nei parcheggi a raso e multipiano soprattutto nelle ore notturne, sia all’ingresso che all’interno dei parcheggi stessi, con un presidio costante e un pattugliamento che garantisca una certa sicurezza al personale e agli utenti; non precludiamo l’utilizzo mirato delle forze dell’ordine per scoraggiare e prevenire episodi quali aggressioni e furti che sono all’ordine del giorno nel nostro ospedale.
PROBLEMA MOBILITA’ E ACCESSO
In ogni opera che si rispetti le infrastrutture che garantiscono i collegamenti da e per l’opera in questione sono parte integrante del progetto stesso; questo aspetto è stato brillantemente ignorato dall’amministrazione della A.O. Beato Giovanni XXIII e dalle istituzioni territoriali che ora si ritrovano a dover rispondere ai cittadini e ai lavoratori di queste carenze senza peraltro mettere in cantiere un progetto intergrato tra collegamenti su rotaia e su gomma che permettano giustamente a tutta la popolazione bergamasca di raggiungere l’ospedale nuovo con i mezzi pubblici visto e considerato che il nostro ospedaleè una “eccellenza“, o meglio ancora “il fiore all’occhiello” della sanità lombarda.
E allora diteci cari amministratori del bene pubblico, dov'è la grande Bergamo della mobilità sostenibile in auge da tempo? La tanto elogiata metropolitana leggera (TEB ), dov'è finita? USB insisterà con tutte le armi a sua disposizione affinché venga riproposto il progetto succitato, integrandolo a quello della linea ferroviaria.
Infatti la linea ferroviaria esistente Brescia-Bergamo-Milano Carnate, adiacente al papa Giovanni XXIII, già inserita in più progetti, ha già la fattibilità per una tratta frequente e veloce di collegamento nel bacino di utenza da Montello a Ponte San Pietro; è necessario un intervento, per noi di USB considerato economicamente sostenibile, per la costruzione di una fermata dedicata per l'ospedale papa Giovanni XXIII. Quello che manca non sono i soldi, se consideriamo quelli spesi in più per l’ospedale nuovo ( costo preventivo 370 mln. di euro costo effettivo ben oltre i 500 mln. di euro ) è solo la volontà politica! ………….e ovviamente l'accordo tra regione Lombardia e Treninord.
PROBLEMA BACHECHE SINDACALI
Per ultimo ma non certo per importanza vogliamo sollevare il problema delle bacheche sindacali che fino ad ora è stato accantonato ma che richiede una rapida soluzione visto e considerato che è un obbligo del datore di lavoro l’installazione di apposite bacheche ben visibili e di volumetria adeguata per le sigle sindacali aventi diritto e per le R.S.U.
USB Unione Sindacale di Base a tale scopo chiede che vengano predisposte oltre alle bacheche istituzionali previste dal contratto delle bacheche dedicate alla base di ogni torre e nei punti di maggior afflusso del personale e dell’utenza onde evitare affissioni selvagge e imbrattamenti che hanno gran poco del civile.
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