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PRIMA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Nazionale,

    La CUB Trasporti con la giornata di oggi intende rilanciare l’opposizione allo smantellamento dello stato sociale, posto in atto dal governo Berlusconi, sulla scia di quanto tracciato dal precedente governo Prodi,  a partire dai trasporti, mettendo in campo la mobilitazione dell’intera categoria.



    La mobilitazione avviata con la giornata di oggi 30 settembre, proseguirà con l'adesione allo sciopero generale di tutte le categorie indetto dal Sindacalismo di Base il 17 ottobre, con uno sciopero di 24 ore per gli autoferrotranvieri.



    Il 17 ottobre sciopereranno anche i lavoratori del trasporto aereo, con uno sciopero di 24 ore ed i lavoratori delle ferrovie con uno sciopero di 8 ore
:

 

>    PER

-    il rinnovo contrattuale


-    forti aumenti per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo

automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica - rilancio del contratto nazionale


-    difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione;


-    abolizione delle leggi Treu e 30


-    continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale;


-    sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali;


-    lotta al razzismo che nega diritti uguali e scarica sui migranti il maggior peso sociale;

 

 

La trattativa in corso tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per svuotare il contratto nazionale di lavoro, l’affondo del governo sulle privatizzazioni, la profonda crisi salariale che vivono i lavoratori e le loro famiglie, il dilagare della precarietà, il tentativo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione anche attraverso l’attacco ai lavoratori pubblici ed i tagli al personale della scuola e della sanità, il razzismo diffuso a piene mani, i rinnovati venti di guerra, ci fanno prevedere un autunno in cui il confronto tra mondo del lavoro, padronato e governo dovrà essere all’altezza della sfida mobilitando lavoratrici e lavoratori per difendere quanto sin qui acquisito con le lotte e per conquistare salario e nuovi diritti.

 

 

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