Siamo alle solite: i lavoratori della Roma Tpl e consorziate, oggi 12 febbraio, ancora non hanno percepito lo stipendio, problema ricorrente a cui non si riesce a trovare una soluzione. Se da una parte l'assessorato comunica di essere in regola con i pagamenti, di fatto i lavoratori non vedono un soldo; da anni come USB chiediamo di applicare la surroga, come stabilito dal codice degli appalti, ma forse non interessa la problematica di questi lavoratori e delle loro famiglie.
L'appalto è stato assegnato a "nuovi gestori", dividendo in lotti, ma i problemi non cambiano: il sindaco si è fatto una bella passerella davanti ai nuovi bus acquistati dal privato, per altro bus che si vedono poco in giro per le periferie, ma adesso che i lavoratori sono senza stipendio non viene a supportarli; un segnale che il sindaco, forse, preferisce stare dalla parte delle aziende. Questo è il funzionamento delle aziende private del trasporto pubblico locale a Roma e in Italia: in questo modo si creano ancor più disservizi nei confronti dell'utenza.
Adesso è ora di dire basta.
Apriamo subito lo stato di agitazione, ci dispiace dover arrecare ulteriori disagi ai cittadini, ma siamo costretti per dare salario e sicurezza a tutti.
USB Trasporto Pubblico Locale