Il 1° Agosto 2024 la seconda sezione del TAR ha respinto i ricorsi promossi dagli abitanti di Via degli Aromi, definendoli "occupanti senza titolo" nonostante il Tribunale Ordinario di Roma, nelle ultime due ordinanze, li abbia identificati come detentori prima e legittimi possessori poi. Questa incomprensibile ordinanza dà quindi il via all'attività preferita dalla nostra giunta "di sinistra": GLI SGOMBERI IN FAVORE DI INTERESSI PRIVATI ED ELETTORALI E LA SUCCESSIVA E CONSEGUENTE DISTRUZIONE DEL BOSCO URBANO PRESENTE SULL'AREA. Al fine di minimizzare l’opposizione dei cittadini e col timore di una crisi politica interna alla maggioranza, da sempre attenta (almeno a parole) ai diritti dei più deboli, il tutto avvine nel mese di agosto.
Queste azioni vergognose, che ledono i più basilari diritti delle persone, sono solo un piccolo antipasto di quel che avverrebbe con l'approvazione del Disegno di legge 1660, che permetterebbe indistintamente a destra e sinistra di silenziare qualunque forma di organizzazione del dissenso. Fa paura, infatti, il precedente di Bologna (sempre a guida PD), in cui parallelamente ai ricorsi, cittadinanza, organizzazioni e movimenti si sono attivamente impegnati per la salvaguardia del Parco Don Bosco dalle ruspe, obbligando il sindaco ad una frettolosa marcia indietro.
Quelli che festeggiano per questo sgombero sono gli stessi che hanno esultato per la sentenza con cui lo stesso TAR, a luglio del 2023, ha respinto i ricorsi di associazioni e comitati contro la costruzione dell'inceneritore di Santa Palomba dove ACEA, ancora una volta, cerca profitti, come nel raddoppio del Peschiera, in favore di una capitale che succhia risorse e produce scarti da accatastare in periferia.
Sono gli stessi che confondono il Pratone di Torre Spaccata o di Via Teulada, Parco Piccolomini o l’ex Snia Viscosa come vuoti urbani da colmare con colate di cemento fatte passare per rigenerazione urbana necessaria a riqualificare spazi che, al contrario, aspettano solo di essere restituiti alla cittadinanza come VERDE PUBBLICO, o che vorrebbe usurpare un'area costiera con la costruzione di un inutile porto croceristico a Fiumicino.
Il progetto dello Stadio della Roma a Pietralata è oggi il simbolo della visione di uno sviluppo predatorio e ottuso di questa giunta di “SINISTRA”, che ignora sistematicamente i veri bisogni della cittadinanza e dei ceti più emarginati, che devasta il tessuto urbano dei quartieri con interventi che privilegiano il business di privati anziché le necessità della popolazione, come l’accesso alle cure del vicino ospedale Sandro Pertini.
Rilanciamo quindi una stagione di lotte congiunte, che vanno dalla salute all’ambiente, dalla salvaguardia degli spazi sociali alla lotta per i diritti alla casa, per sollevare la testa di fronte ad una visione politica CHE CONTINUA A LASCIARE INDIETRO I MOLTI PER GLI ESCLUSIVI ED IMPELLENTI INTERESSI DI POCHI.
28 SETTEMBRE – ASSEMBLEA PUBBLICA AL PARCO DI PIETRALATA
ASIA - USB ROMA – PCI - RETE TUTELA ROMA SUD – POTERE AL POPOLO - FARE CASTELLI – COORDINAMENTO SI AL PARCO, SI ALL’OSPEDALE, NO ALLO STADIO - COMITATO STADIO PIETRALATA, NO GRAZIE - ECORESISTENZE - CAMBIARE ROTTA – L.E.A. BERTA CA’CERES - RETE ECOSOCIALISTA - BALIA DAL COLLARE - RETE PER AGUZZANO - ROMA NO PROFIT - COMITATO PRATONE TORRE SPACCATA – STALKER LAB - CSOA CORTO CIRCUITO – COLLETTIVO NO PORTO - UNITI PER LA CERVELLETTA – CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA – RETE ECOSISTEMICA – ASSEMBLEA DI AUTODIFESA DAGLI SFRATTI