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Clima // Sicurezza

Tavolo emergenza caldo, di fronte alla strage sul lavoro il governo propone l'ennesimo protocollo. USB in stato di agitazione, messe a disposizione 16 ore di sciopero

Nazionale,

Si è appena concluso il secondo incontro con il Ministero del Lavoro, al quale ha partecipato anche il Ministro della Salute Schillaci, dove sono state rappresentate le linee guida emanate dai due Ministeri sui rischi da esposizione ad alte temperature e presentata alle parti sociali la bozza di un Protocollo sull'emergenza clima.

Unico segnale di avanzamento concreto al confronto avviato lo scorso 20 luglio, il benestare della Ministra Calderone alle richieste delle associazioni di categoria dei settori edili e agricoli, che avevano chiesto e oggi ottenuto, un'estensione dei benefici degli ammortizzatori sociali.

Nel suo intervento, USB ha prima di tutto registrata come gravissima la scelta di non inserire i decessi tra i rischi lavorativi causati da condizioni climatiche estreme, nonostante stiano aumentando vertiginosamente i lavoratori morti a causa delle eccessive temperature. Una scelta, a nostro avviso, che fa il paio con la volontà di ridurre l'intervento del Ministero al solo soddisfacimento delle richieste delle imprese, che tendono a sollevarle dalle loro dirette responsabilità, rese evidenti dall'aumento degli infortuni e dei decessi.

USB ha pertanto ribadito prima di tutto la necessità che venga emanato un decreto urgente che imponga la sospensione delle attività sopra i 30°, visto che solitamente le temperature percepite all'aperto e in attività indoor e in quota, sono di solito nettamente superiori rispetto a quelle registrate. USB ha inoltre richiesto la garanzia della copertura economica dei salari a carico delle aziende, in caso di riduzione delle attività e l'istituzione per legge del reato di omicidio sul lavoro, unico strumento reale per fermare la strage dei morti di lavoro.

Il caldo estremo, infatti, continua a mietere vittime: solo ieri altre tre persone hanno perso la vita sul lavoro a causa del caldo: un giovane chef di 33 anni a Lerici, un quarantacinquenne su un peschereccio al largo di Ancona, un operaio di 48 anni in provincia di Caserta.

Ritenendo del tutto insufficienti il solo strumento della cassa integrazione e la proposta di un protocollo che sostanzialmente ricalca le normative già esistenti, USB ritiene quanto giusta la proclamazione dello stato di agitazione nel settore del privato ed un pacchetto di 16 ore di sciopero, a disposizione di tutte quelle lavoratrici e lavoratori che dovessero trovarsi in condizioni di pericolo.  

USB Lavoro Privato