IL MATTINO - 1/4/2008
Cerimonia per onorare la memoria
ANTONIO ORZA Sarno. Agostino Odierna, maresciallo capo dell'esercito e organizzatore della cerimonia solenne in ricordo del vigile del fuoco Marco Mattiucci, risponde, con una lettera al nostro giornale, alle critiche della madre e del fratello del vigile scomparso dieci anni fa, che avevano disertato la commemorazione, svoltasi sabato scorso a Episcopio, definendola un'ignobile strumentalizzazione. «Sono vicino alla famiglia Mattiucci - scrive Odierna - con grandi sentimenti di stima, rispetto e cristiano amore. So bene che la morte di un figlio, di un fratello è un dolore incancellabile. Per questo motivo ho cercato di colmare tale dolore con una solenne Santa Messa. Ho voluto onorare la figura di un servitore dello Stato con determinazione e venerazione correlando il suo tributo di sangue con l' istituzione del distaccamento dei vigili del fuoco. Chi ha dato la propria vita deve essere ricordato nella preghiera quotidianamente. Ho la foto di Marco custodita gelosamente con grande orgoglio e venerazione. Non ho mai pensato sia come cittadino che come militare, strumentalizzare tale solenne cerimonia. Ho rintracciato quel bambino, Carmine, che Marco con coraggio ed elette virtù civiche riuscì a strappare dalla morte. Sabato mattina Carmine insieme ai genitori, con un fascio di fiori tra le mani, in lacrime, aspettava con ansia la mamma di Marco per abbracciarla e ringraziarla. Purtroppo i miei sentimenti sono stati maliziosamente intesi strumentali». Odierna precisa che l'idea della targa e della commemorazione è antecedente alla indizione delle elezioni politiche e che la data del 29 marzo 2008 è stata concordata, anch'essa, molto prima. «L'organizzazione dell'evento, mi ha portato via molto tempo, sottratto alla mia famiglia per una giusta causa. Con congruo anticipo dalla data dell'evento è stata invitata la famiglia. Con il cuore colmo di gioia ho organizzato questa giornata in "ricordo" di un eroe ed è stata ingiustamente considerata un'ignobile strumentalizzazione! La memoria e il sacrificio di Marco saranno segnati con caratteri di fuoco nel distaccamento dei vigili del fuoco per l'eternità». «Appena giunti al Duomo di Episcopio, abbiamo avuto subito la sensazione che quanto organizzato perseguiva anche un fine diverso da quello della commemorazione». Così Andrea Vicinanza, del coordinamento regionale dei vigili del fuoco. «Passato il momento commemorativo, è giusto fare delle riflessioni: la certezza che tutto era strumentalizzato politicamente a forzare la mano per l'apertura di una sede, per la quale già pagano da un anno. Non sappiamo con quale personale dovrebbe funzionare, considerato che di recente sono state diminuite le unità in alcune sedi per carenza d'organico. C'è bisogno di personale professionista e non mandare allo sbaraglio precari e volontari con un corso di 120 ore».
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IL SALERNITANO - 1/4/2008
I VIGILI DEL FUOCO:UN PUGNO DI UOMINI SENZA PAURA CHE UNISCE L’ITALIA
Appena giunti al Duomo di Episcopio, abbiamo avuto subito la sensazione che quanto organizzato, perseguiva anche un fine diverso da quella che all’apparenza,poteva sembrare, a dieci anni dalla scomparsa, solo la commemorazione di un lavoratore dei Vigili del Fuoco deceduto nell’adempimento del suo dovere: Marco Mattiucci.
Le illustri e numerosissime presenze testimoniavano l’impegno della persona che si e reso protagonista nell’organizzare la commemorazione di Marco ed al quale va la nostra stima e riconoscenza , giammai avremmo pensato ad azioni che potessero turbare i cattivi pensieri dei servi sciocchi del padrone.
Ricordo Marco, il suo sorriso umile e solare allo stesso momento, poco il tempo trascorso insieme, lo chiamavamo l’avvocato per i suoi studi in giurisprudenza, il mio ricordo e particolare, ero in convalescenza per un grave infortunio in servizio, l’ho incontrato il giorno prima dell’evento ero passato dal distaccamento di Eboli per salutare i colleghi del mio turno e lui era là in sostituzione..con il suo sorriso era già uno di noi. Il Temporale già imperversava senza tregua,c’è stata l’emergenza , Marco non ha fatto più ritorno a casa, la cosa che più mi ha tormentato e che la mia squadra quella notte era stata scelta per portare soccorso a Marco ed io non c’ero.
Passato il momento commemorativo è giusto anche fare delle riflessioni sulla giornata: A parte la passerella politica, ho avuto modo di salutare al suo arrivo il Capo dipartimento , stretta di mano, non oltre considerato l’occasione, al termine della cerimonia, ho incrociato più di una volta lo sguardo con il prefetto Pecoraro, cogliendo la netta sensazione che avesse recepito la mia difficoltà a frenare quell’impulso, che se lasciato andare, avrebbe giustificato la preoccupazione dei servi, accorsi con lo staff al completo, timorosi che avrei potuto dare seguito a qualche sfogo tale da far emergere qualche loro interessamento particolare manifestato con inchini e prostrazioni d’altri tempi, stendiamo un velo pietoso.
Era giusto resistere in quel momento, anche se la tentazione era forte, la certezza che tutto era strumentalizzato politicamente a forzare la mano per l’apertura di una sede, per la quale già pagano da un anno, con i soldi dei contribuenti, una cospicua cifra e che ancora adesso, di ritorno da quest’evento, non sappiamo come viene catalogato e con quale personale dovrebbe funzionare, in considerazione che di recente sono state diminuite le unità in alcune sedi per carenza d’organico ed in considerazione che l’unificazione delle liste ai sensi del DPR 76 considera tutti volontari quindi: Distaccamento misto o volontari? Noi diciamo Permanente e diciamo Mercato San Severino.
Detto questo viene naturale chiederci e chiedere a tutti gli addetti ai lavori cosa è rimasto di quegli articoli apparsi sui giornali: Mercato S.Severino, (a meno di 20 minuti da Sarno) tempi brevi per la caserma dei Vigili del Fuoco; L’Opera Pubblica in costruzione a Curteri sarà completata entro l’anno (2007). Per la realizzazione della struttura l’Amministrazione comunale ha stanziato quasi 2 milioni di euro etc. etc.
Il rafforzamento delle condizioni di sicurezza cui l’amministrazione comunale di Mercato San Severino prestava grande attenzione e forse venuta meno all’improvviso?
Dobbiamo comunque dire che a parte le responsabilità dell’amministrazione comunale , rispetto all’occasione di lavoro precario che offriva la sede di Sarno ai vari figli, parenti, amici e conoscenti dei vari Sindacalisti, colleghi, politici etc. Mercato San Severino sotto quest’ aspetto ci risulta privo di questi richiami non suscitando l’interessamento personale, profuso oltre il servizio, dei vari menzionati per il distaccamento di SARNO: Volontario o Misto che sia
Per il momento, in attesa di informazioni, da tempo richieste, rimaste a tutt’oggi senza risposte, non si và oltre, ascoltiamo quindi il Sindaco di Sarno che nel suo discorso ha detto che TUTTE le autorità presenti devono impegnarsi affinché non accada un altro SARNO anche se, gli sarà sfuggito, dopo SARNO abbiamo registrato i morti della frana di Nocera, quelli di Ischia, in aree che avevano perse le difese naturali a causa degli incendi e degli abusivismi edilizi e tante altre situazioni che testimoniano come il rischio idrogeologico, dei territori della nostra Provincia e della Campania i meritano più attenzione da parte del Prefetto Pecoraro che nel suo intervento finale ha rimarcato la sua appartenenza al territorio, i grandi valori della famiglia dei Vigili del fuoco ed il suo impegno per garantire la Formazione e la SICUREZZA per gli operatori dei vigili del fuoco. Ecco signor Prefetto già realizzare l’ultima sua esternazione attraverso l’attribuzione degli organici previsti e prevedibili per un territorio come la Campania sarebbe già mantenere un impegno che sicuramente non può essere quello di assegnare qualche Capo squadra a Sarno se e misto; Sarno come Giffoni V.P e Mercato San Severino possono essere tutte sedi ex d1 con personale professionista e non mandare allo sbaraglio precari a volontari che siano con un corso di 120 ore.
Infine un Grazie per il suo apprezzamento sulla generosità, altruismo e valori del vigile del fuoco, grazie ancora per la sua dichiarazione d’ impegno per lai salvaguardia degli operatori attraverso l’obiettivo della Formazione e Sicurezza ci auguriamo che riesca a conseguirlo.
Voglio terminare usando il titolo di un quotidiano all’epoca dell’evento:
Vigili del Fuoco Quell’esercito senza paura unisce l’Italia ed aggiungo non disperdiamo questo patrimonio attraverso politiche di tagli e riduzioni, sono altri i rami secchi, se ci sono, quelli da tagliare, i pompieri non fanno un lavoro ma una missione votata all’altruismo, al sacrificio fino all’estremo e meritano dalle istituzioni ben altra considerazione che non può finire fuori dal sacrato della cattedrale di episcopio.
Andrea Vicinanza Coord. Regionale RdB/CUB Vigili Fuoco - CAMPANIA