Una delegazione di più di 200 persone, fra lavoratori e soci, ha raggiunto, questa mattina, la sede di Unicoop Tirreno a Vignale. I manifestanti hanno bloccato la decisione del Consiglio di amministrazione di deliberare la vendita degli otto negozi del sud del Lazio.
La cooperativa infatti, aveva convocato il Cda, mettendo come primo, e unico, punto all’ordine del giorno la cessione degli otto punti vendita del sud del Lazio. Unicoop pensava di continuare ad agire nel silenzio, senza alcun confronto con sindacati e lavoratori, e senza attendere l’esito dell’incontro del prossimo mercoledi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Per questo, oggi, quattro pullman hanno raggiunto la sede di Vignale e impedito a dirigenti e manager di entrare. La lotta dei lavoratori ha permesso di fermare ufficialmente il Cda e rinviare qualsiasi discussione, o decisione, a dopo l’incontro al Mise.
Proprio il 26 settembre, in concomitanza con l’incontro, lavoratori e soci di tutti gli otto punti vendita hanno proclamato lo sciopero e raggiungeranno il Ministero.
Unicoop Tirreno dovrà dare risposte chiare sulle prossime scelte aziendali e garanzie in merito al mantenimento dei livelli occupazionali e salariali.
L’Usb, al fianco dei lavoratori, non permetterà di retrocedere su diritti e sicurezza, così come Unicoop Tirreno ha già fatto in Campania.
La Coop deve rimanere nel sud del Lazio.
L’Unione Sindacale di Base è pronta alla mobilitazione a oltranza se la decisione di cedere gli otto punti vendita non verrà rivista.
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