Come concordato, nell’incontro di ieri pomeriggio, 14 settembre, il direttore generale Antonio Canova ha illustrato alcuni aspetti del piano industriale per gli anni 2021/2023.
La cooperativa sta lavorando inoltre per la chiusura della stima a finire per il 2020 e il budget 2021.
Canova ha aperto l’incontro illustrando l’andamento delle vendite da inizio anno. Dopo un Gennaio in linea con gli anni precedenti, ci sono stati due mesi di crescita, seguiti da un perdita progressiva e costante, per chiudere ad agosto con un -0,82%.
Nel solo mese di agosto, le vendite sarebbero calate del 2,22%.
In riferimento al budget 2021, Canova ha dichiarato come la cooperativa non sarebbe competitiva sul mercato diminuendo la superficie di vendita. Pertanto, le voci che stanno circolando su possibili cessioni dei negozi del Lazio sarebbero completamente infondate.
La cooperativa ha dichiarato la propria disponibilità a mettere per iscritto tale impegno.
La necessità di rinnovare l’integrativo entro il 30 settembre è impellente per dare tranquillità e stabilità e a tutti gli attori coinvolti.
Il direttore del personale Pozzessere ha definito straordinarie le dichiarazioni presentate da Canova e ha sottolineato la necessità di rinnovo dell’integrativo per ridurre il costo del lavoro, punto centrale del piano industriale. .
Come Usb, abbiamo ribadito l’errore di affrettare i tempi. Chiudere l’integrativo di un periodo di crisi economica di cui non si conosce la fine rischia di farci fare gravi errori di prospettiva, perché possiamo basarci solo sull’esistente e non su quello che accadrà.
Esortiamo Unicoop a ritirare la disdetta o, almeno, a posticiparla al 2021.
Il nodo cruciale, per noi inaccettabile, rimane l’aumento dell’orario di lavoro, proprio nel momento in cui invece andrebbe ridotto, visto l’aumento dei carichi e dello stress da lavoro correlato sopportato dai lavoratori sia nel periodo di lockdown sia nelle fasi successive.
Usb Commercio