In questi giorni di grande crisi delle università italiane che non riescono a far partire l'anno accademico, mentre la governance (CRUI) media con i tagli governativi e la protesta dei ricercatori, con i ricatti di chi pretende prima la riforma (DDL Gelmini) promettendo per il poi il finanziamento (Tremonti), nell'Ateneo salernitano assistiamo ad un girotondo di incontri che confondono il ruolo delle organizzazioni sindacali con quello della collaborazione/dovere dei dipendenti ai processi di gestione e di responsabilità organizzativa dell'Università di Salerno. Inoltre si rincorrono incontri “politici” con il Rettore Pasquino per affrontare questioni parziali con l'intento di strappare promesse da trasformare in consenso invece di rivendicare ed ottenere il rispetto dei diritti con lo strumento “fondamentale” della contrattazione.
RdB USB Università denuncia la scomparsa della contrattazione e del ruolo rappresentativo dei lavoratori eletti come RSU e con essi la partecipazione di tutti i lavoratori alle decisioni che subiscono sulla loro pelle anche a causa di relazioni “politiche” fuorvianti e confusionarie, dimostrazione eclatante di come la “concertazione” è ormai diventata mera “collaborazione”.
RdB USB Università denuncia la scomparsa della democrazia sindacale nell'Ateneo, una scomparsa che priva i lavoratori di concretezza e coscienza contrattuale e rinnova, invece, miserevoli relazioni di subalternità in cui i lavoratori sono costretti sui posti di lavoro.
RdB USB Università denuncia la scomparsa di ogni trattativa dall'unico tavolo (RSU) di confronto legittimato dalla legislazione attuale e dove viene riconosciuto il mandato sindacale alle organizzazioni sindacali di esercitare la rappresentanza (anche territoriale) degli interessi dei lavoratori.
La manovra finanziaria ha congelato il salario e la contrattazione dei dipendenti pubblici per i prossimi 4 anni, la “favolosa” rivoluzione di Brunetta si infrange sui tagli indiscriminati imposti da Tremonti. I dipendenti sono calpestati con una riduzione della dignità e dei diritti che non ha precedenti nella storia repubblicana degli ultimi 30 anni. La demagogia che taglia le responsabilità sindacali nazionali da quelle locali è una mistificazione inquietante che cancella il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte che stanno smantellando le Amministrazioni e i Servizi Pubblici nel nostro paese.
Pertanto, i lavoratori pretendono rispetto e chiedono un tavolo vero di contrattazione dove siano chiari a tutti, fatti e non chiacchiere: situazione economica, finanziamento e ripartizione FFO, dotazione organico a tempo indeterminato e precario, programmazione formativa ed organizzativa, mobilità interna, funzioni, incarichi, carichi di lavoro e responsabilità, partecipazione e coinvolgimento nei processi decisionali che coinvolgono tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'Università di Salerno.
il coordinamento RdB/USB Università di Salerno
24 settembre 2010 - la Città
UNIVERSITA:La Usb contro i sindacati
L'Unione sindacale di base dell'Università di Salerno contro le organizzazioni di categoria. «In. questi giorni - è scritto in un nota nell'Ateneo salernitano assistiamo ad un girotondo di incontri che confondono il ruolo delle organizzazioni sindacali con quello della collaborazione dei dipendenti ai processi di gestione dell'Università. Si rincorrono incontri bpolitici! con il rettore per affrontare questioni parziali con l'intento di strappare promesse da trasformare in consenso invece di rivendicare il rispetto dei diritti con lo strumento della contrattazione». Infine, la Usb denuncia «la scomparsa della democrazia sindacale nell'Ateneo».
23 settembre 2010 - salernoinprima.it
RdB/Usb Università: "Basta confusione, lavoratori meritano rispetto"
Un tavolo di contrattazione per affrontare tutti i temi legati ai lavoratori dell'università: dalla situazione economica al finanziamento e alla ripartizione del Fondo Ordinario per l'Università, dalla dotazione di organico a tempo indeterminato e precario alle problematiche relative alla mobilità interna, agli incarichi e ai carichi di lavoro.
Rdb/Usb scende in campo e denuncia la mancanza e la confusione nelle trattative a favore dei lavoratori dell'ateneo salernitano. Questo il testo integrale della nota inviata alla stampa.
"In questi giorni di grande crisi delle università italiane che non riescono a far partire l'anno accademico, mentre la governance (CRUI) media con i tagli governativi e la protesta dei ricercatori, con i ricatti di chi pretende prima la riforma (DDL Gelmini) promettendo per il poi il finanziamento (Tremonti), nell'Ateneo salernitano assistiamo ad un girotondo di incontri che confondono il ruolo delle organizzazioni sindacali con quello della collaborazione/dovere dei dipendenti ai processi di gestione e di responsabilità organizzativa dell'Università di Salerno.
Inoltre si rincorrono incontri “politici” con il Rettore Pasquino per affrontare questioni parziali con l'intento di strappare promesse da trasformare in consenso invece di rivendicare ed ottenere il rispetto dei diritti con lo strumento “fondamentale” della contrattazione.
RdB USB Università denuncia la scomparsa della contrattazione e del ruolo rappresentativo dei lavoratori eletti come RSU e con essi la partecipazione di tutti i lavoratori alle decisioni che subiscono sulla loro pelle anche a causa di relazioni “politiche” fuorvianti e confusionarie, dimostrazione eclatante di come la “concertazione” è ormai diventata mera “collaborazione”.
RdB USB Università denuncia la scomparsa della democrazia sindacale nell'Ateneo, una scomparsa che priva i lavoratori di concretezza e coscienza contrattuale e rinnova, invece, miserevoli relazioni di subalternità in cui i lavoratori sono costretti sui posti di lavoro. RdB USB Università denuncia la scomparsa di ogni trattativa dall'unico tavolo (RSU) di confronto legittimato dalla legislazione attuale, e dove viene riconosciuto il mandato sindacale alle organizzazioni sindacali di esercitare la rappresentanza (anche territoriale) degli interessi dei lavoratori.
La manovra finanziaria ha congelato il salario e la contrattazione dei dipendenti pubblici per i prossimi 4 anni, la “favolosa” rivoluzione di Brunetta si infrange sui tagli indiscriminati imposti da Tremonti. I dipendenti sono calpestati con una riduzione della dignità e dei diritti che non ha precedenti nella storia repubblicana degli ultimi 30 anni. La demagogia che taglia le responsabilità sindacali nazionali da quelle locali è una mistificazione inquietante che cancella il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte che stanno smantellando le Amministrazioni e i Servizi Pubblici nel nostro paese.
Pertanto, i lavoratori pretendono rispetto e chiedono un tavolo vero di contrattazione dove siano chiari a tutti, fatti e non chiacchiere: situazione economica, finanziamento e ripartizione FFO, dotazione organico a tempo indeterminato e precario, programmazione formativa ed organizzativa, mobilità interna, funzioni, incarichi, carichi di lavoro e responsabilità, partecipazione e coinvolgimento nei processi decisionali che coinvolgono tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'Università di Salerno".
23 settembre 2010 - targatosa.it
Rdb Usb Salerno su Università:
I lavoratori meritano rispetto
“In questi giorni di grande crisi delle università italiane che non riescono a far partire l’anno accademico, mentre la governance (CRUI) media con i tagli governativi e la protesta dei ricercatori, con i ricatti di chi pretende prima la riforma (DDL Gelmini) promettendo per il poi il finanziamento (Tremonti), nell’Ateneo salernitano assistiamo ad un girotondo di incontri che confondono il ruolo delle organizzazioni sindacali con quello della collaborazione/dovere dei dipendenti ai processi di gestione e di responsabilità organizzativa dell’Università di Salerno. Inoltre si rincorrono incontri “politici” con il Rettore Pasquino per affrontare questioni parziali con l’intento di strappare promesse da trasformare in consenso invece di rivendicare ed ottenere il rispetto dei diritti con lo strumento “fondamentale” della contrattazione”. Si apre così il comunicato stampa attraverso il quale RdB USB Università “denuncia la scomparsa della contrattazione e del ruolo rappresentativo dei lavoratori eletti come RSU e con essi la partecipazione di tutti i lavoratori alle decisioni che subiscono sulla loro pelle anche a causa di relazioni “politiche” fuorvianti e confusionarie, dimostrazione eclatante di come la “concertazione” è ormai diventata mera “collaborazione”. L’Unione Sindacati di base prosegue nella motivazione spiegando: “RdB USB Università denuncia la scomparsa di ogni trattativa dall’unico tavolo (RSU) di confronto legittimato dalla legislazione attuale e dove viene riconosciuto il mandato sindacale alle organizzazioni sindacali di esercitare la rappresentanza (anche territoriale) degli interessi dei lavoratori. La manovra finanziaria ha congelato il salario e la contrattazione dei dipendenti pubblici per i prossimi 4 anni, la “favolosa” rivoluzione di Brunetta si infrange sui tagli indiscriminati imposti da Tremonti. I dipendenti sono calpestati con una riduzione della dignità e dei diritti che non ha precedenti nella storia repubblicana degli ultimi 30 anni. La demagogia che taglia le responsabilità sindacali nazionali da quelle locali è una mistificazione inquietante che cancella il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte che stanno smantellando le Amministrazioni e i Servizi Pubblici nel nostro paese”. Quindi la richiesta da parte del movimento: “I lavoratori pretendono rispetto e chiedono un tavolo vero di contrattazione dove siano chiari a tutti, fatti e non chiacchiere: situazione economica, finanziamento e ripartizione FFO, dotazione organico a tempo indeterminato e precario, programmazione formativa ed organizzativa, mobilità interna, funzioni, incarichi, carichi di lavoro e responsabilità, partecipazione e coinvolgimento nei processi decisionali che coinvolgono tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Università di Salerno”.