Dopo anni di lotte, incontri, assemblee percorsi di alfabetizzazione sindacale i braccianti migranti hanno rotto gli indugi: hanno costituito una propria associazione, chiamata Terra e Libertà, e con il supporto di USB hanno sfidato il mondo dello sfruttamento lavorativo e del degrado abitativo.
In questo modo i braccianti hanno deciso di intraprendere un percorso di dignità, riconquistando la propria autonomia e il proprio protagonismo: hanno dimostrato di non aver bisogno di controllori e di assistenti caritatevoli, hanno posto la propria identità e la propria esperienza sul piatto del confronto politico.
Hanno occupato le terre abbandonate e incolte per dare un segnale, un’indicazione alle istituzioni, su ciò che vuol dire rispetto dei lavoratori migranti e rispetto di tutto il mondo contadino da sempre dimenticato dalle politiche industriali interessate al solo profitto e non allo sviluppo di una agricoltura sostenibile.
Venerdì 6 ottobre dalla mattina alle ore 7 inizierà la raccolta dei pomodori coltivati dai volontari dell’associazione Terra e Libertà.
L’Unione Sindacale di Base sarà a loro fianco, collaborando per la distribuzione delle bottiglie di pomodoro. Per questo diamo indicazione a tutti coloro che intendono manifestare la propria solidarietà di collegarsi al sito per la raccolta di fondi e di ordini per acquistare la passata di pomodoro dell’associazione Terra e Libertà:
I braccianti migranti di Torretta Antonacci non si tolgono il cappello quando passa il padrone.
USB Lavoro Agricolo