Mentre in Spagna il Salario minimo orario viene portato a 9 euro per quattordici mensilità, in Italia persino i sindacati concertativi continuano a rifiutarsi di intavolare una discussione seria sull’argomento, preferendo demandare il tutto alla contrattazione nazionale che spesso certifica paghe orarie inferiori ai 4 euro.
È in questo clima che l’USB lancia la propria sfida contro il lavoro povero, partendo proprio da Milano, la città simbolo dei “nuovi lavori”, spesso legati alla gig economy, ai quali l’edizione milanese di EXPO – a presidenza Giuseppe Sala - spalancò le porte, introducendo le peggiori forme di flessibilità lavorativa che oggi investono soprattutto le nuove generazioni e il loro futuro in una spirale di instabilità e precarietà senza fine, a partire dal lavoro gratuito.
Quali le cause? Quali soluzioni? Quali proposte?
Ne parliamo sabato 8 nella Sala CAM Garibaldi di Corso Garibaldi 27, in un convegno dal titolo “Se il lavoro ci rende poveri: sfide e rivendicazioni di una generazione senza tutele” con tanti relatori, tra i quali Giuseppe Bronzini dell’Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro; Marta Fana, autrice del libro “Basta salari da fame”, Carlo Guglielmi del Forum Diritti e Lavoro e i delegati dei settori interessati.
Inizio dei lavori ore 10.30, conclusione prevista per le 17.00.
Unione Sindacale di Base
Federazione del Sociale USB