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USB Pensionati: 25 novembre 2020 sciopero sanità, trasporti, scuola e noi lo sosteniamo

Nazionale,

La giornata di sciopero del 25 novembre è anche una giornata di lotta dei pensionati che sono a fianco dei lavoratori dei servizi interessati.

I pensionati sono ormai prigionieri da quasi un anno a causa di lockdown dichiarati o annunciati. Le scarse possibilità di uscita sono ulteriormente limitate, per non dire impossibili, a causa dello stato del trasporto pubblico ridotto per numero e capienza dei singoli mezzi. Alla difficoltà di utilizzarli si aggiunge il pericolo del contagio possibile per l'inevitabile affollamento causato dalla mancanza di una politica dei trasporti, dalla carenza di personale e di mezzi. Tutto riduce o impedisce la possibilità di relazioni sociali, condannando gli anziani all'isolamento e all'immobilismo.

La sanità è ormai allo stremo, saccheggiata da privatizzazioni selvagge, corruzione dilagante, cattiva amministrazione e speculazioni politiche e commerciali. Gli ospedali sono diventati luoghi da evitare nonostante l'impegno degli operatori sanitari, sopraffatti come sono dalla mancanza di un sistema sanitario pubblico adeguato per presenza nel territorio, per ospedali chiusi o ridimensionati senza criterio sociale. Le malattie non covid vengono espulse progressivamente dagli ospedali e regalate alle strutture private, mentre se vieni ricoverato per te si apre un girone infernale di isolamento e scomparsa degli affetti familiari. Veri e propri desaparesidos ai quali anche nella morte e nella sepoltura viene negato il calore dei sentimenti.

Le RSA da luoghi di segregazione che troppo spesso di trasformano in luoghi di maltrattamenti e vera tortura, diventano luoghi di contagio e di morte senza che ci sia una reale e articolata strategia di tutela. Dalla prima ondata non è cambiato niente e si nascondono dietro dati di dubbia veridicità propinati quotidianamente a seconda delle esigenze politiche, modulando il numero dei tamponi effettuati. La panacea viene indicata con il vaccino che non potrà essere la soluzione per la nota incapacità organizzativa di distribuzione ed eventuale somministrazione. Un vaccino che deve essere conservato e trasportato a -70 C, un'operazione di capacità titaniche non possedute certo dagli attuali amministratori.

La scuola devastata nei suoi contenuti didattici, continua ad espellere per impraticabilità i figli dei settori sociali meno abbienti, impedendo loro di accedere alla conoscenza. Già strutturalmente insicure, le scuole ora vengono destrutturate nei pochi spazi agibili posseduti e non possono più neanche avere la funzione di welfare per le famiglie che lavorano, impegnando i figli in una pratica di apprendimento che sarebbe fondamentale.

Scioperare in queste condizioni è un dovere perché i dipendenti pubblici sono la sola garanzia di erogazione dei servizi pubblici di qualità e quantità adeguate. Per noi è un dovere sostenere anche nelle iniziative pubbliche la loro lotta che è per tutti. Rompiamo la retorica di tutti nella stessa barca perché a remare siamo sempre noi così come ad affondare siamo solo noi.

25 novembre 2020                                                                                          USB PENSIONATI