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Taxi

USB Taxi: la vanità del Presidente Occhiuto lo spinge a fare affermazioni, squilibrate

Lamezia Terme,

La recente sentenza della Corte Costituzionale (163/2025) viene utilizzata dal Presidente Occhiuto un po’ come un tappeto sotto cui nascondere la polvere. Ma, come spesso accade, la copertura è corta.

In una Regione dove la "cosa pubblica" fa acqua da tutte le parti (nel vero senso del termine, vista anche la crisi idrica che attraversa diversi comuni calabresi) e dove Sanità e proprio il Trasporto Pubblico Locale sono in ginocchio, il Presidente si pavoneggia, rilasciando post sui social ad un incontro del gruppo “Noi Moderati”.

Insomma, siamo di fronte a quello che si definisce un meccanismo di "distrazione di massa", con un tentativo di distogliere i cittadini calabresi dalle vere e urgenti criticità.

Incontri negati per domande scomode?

A più riprese abbiamo chiesto un confronto al Presidente Occhiuto, ma, nonostante le proteste dopo le mancate risposte, messe in campo dai tassisti di USB-TAXI, continua a preferire gli incontri con i manager della multinazionale americana o i monologhi senza contraddittorio sui social.

La sua però in Corte Costituzionale è una "vittoria di Pirro". In primis perché non svincola gli NCC dal territorio. Anzi, per certi versi, la sentenza della Consulta, rispetto all’elemento territoriale conferma proprio che l'esercizio di quei vettori si deve svolgere in ambito locale. In second’ordine perché sostanzialmente interviene in maniera poco lineare rispetto una sovrapposizione di competenze tra il Ministero (espressione della sua stessa maggioranza seppur di un’altra componente) e la sua Presidenza.

Ma un aspetto dirimente riguardo al quale il Presidente Occhiuto continua a negarsi è ad esempio un censimento sul numero di NCC calabresi. Come Organizzazione Sindacale, abbiamo più volte ribadito che, prima di qualsiasi incremento, è necessario capire come e dove (e con chi) le autorizzazioni calabresi del NCC stanno effettivamente lavorando. Altrimenti sarà come mettere l’acqua in un contenitore bucato, nel quale se non si ripara il buco, il guaio rimane. Sarebbe anche interessante capire, (non con un post su tik tok magari) quando verranno fatti investimenti nel TPL di linea per garantire ai cittadini calabresi collegamenti (anche nei festivi) e sviluppare una sinergia tra tutti i segmenti del trasporto pubblico….

Perché su questi aspetti il Presidente è così silente?

Perché, invece di raccontarci la favola che i tassisti sarebbero una "corporazione", non ci parla dei suoi rapporti con una multinazionale famosa nel mondo per l’elusione fiscale e per lo stravolgimento delle regole? Cosa intende fare per evitare che un passeggero sbarcando all’aeroporto di Lamezia finisca nelle grinfie di autisti “improvvisati”, shuttle irregolari o degli algoritmi della multinazionale? Il tutto con i tassisti fermi negli stalli aeroportuali senza neppure un minimo d’informazione pubblica, o una linea telefonica adeguata? Stessa cosa praticamente alla stazione ferroviaria!

Perché non dice nulla sull’uso spregiudicato degli algoritmi da quella che definisce “moderna innovazione” quando, propone tariffe nei collegamenti tra stazione e aeroporto di gran lunga superiori a quelle dei TAXI?

E perché non segue le affermazioni presenti anche in quella sentenza della Corte Costituzionale (come pure in altre) che confermano che il noleggio non deve sostare su piazza per intercettare l’utenza e che questa differenza sostanziale tra i due servizi deve essere mantenuta, con adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine?

Difendere il lavoro legale!

Insomma Presidente Occhiuto, Lei sempre così “spregiudicato nel linguaggio”, ma un po’ smemorato rispetto ai problemi veri, perché non c’incontra per un confronto sulle reali esigenze dei lavoratori del servizio TAXI?
Questi lavoratori, lungi dall'essere una “corporazione antica”, sono quelli che cercano di tamponare i limiti del trasporto pubblico locale, trasportando i cittadini calabresi con tariffe definite dagli Enti locali e non dagli algoritmi, un fattore che per Lei non sembra importante!

Come sembra distante dai suoi interessi un dato abbastanza semplice: il fatturato annuo di Uber equivale circa a quello di oltre 450 tassisti italiani, con la differenza che alla faccia del concetto costituzionale della progressività fiscale, le imposte pagate sono  inferiori a quelle di poche decine di tassisti. Un dato quantomeno paradossale quindi che in una Regione già così in difficoltà come la Calabria, si cerchino alleanze con questi soggetti, anziché confrontarsi con i lavoratori di un servizio complementare e integrativo del TPL di linea, per cui essenziale.

La sua scelta è quella di attaccare chi senza nessun costo per gli Enti Locali, svolge un servizio a un’utenza indifferenziata h24 e paga le tasse in Italia (e non nei paradisi fiscali), forse perché non abbiamo “$anti (ricchi) in paradiso”, ma faccia attenzione, chi è stato troppo vicino a UBER spesso è finito nel fango (Uber Files 2022) e noi di USB-Taxi non siamo abituati a finire in croce, senza lottare.

All’utenza calabrese dei nostri taxi ricordiamo qualcuno che in passato diceva:
“a pensar male si può far peccato, ma spesso si capisce perché e cosa manda l’acqua in salita!”

 

USB-TAXI 30 novembre 2025