Ieri, 20 novembre, USB, insieme ad altre realtà, ha incontrato a Milano le lavoratrici e i lavoratori impiegati nei servizi in appalto del settore della Cultura: un mondo caratterizzato dalla povertà e precarietà contrattuale.
Sono tantissimi, infatti, i musei, i monumenti, gli spazi espositivi, i siti archeologici, le biblioteche, gli archivi e i teatri funestati dal sistema degli appalti a ribasso. Il Contratto Collettivo più adeguato e conveniente (per i lavoratori) del settore Federculture viene sistematicamente scartato a favore dei contratti del multiservizi e dei Servizi Fiduciari, più poveri e decisamente più convenienti per i datori di lavoro: paghe non superiori ai 6-7 euro lordi l’ora e assenza di tutele caratterizzano ormai il settore della Cultura.
Si tratta di contratti con poca o nessuna attinenza con i contesti nei quali vengono applicati e che hanno il solo fine di far risparmiare committenze e imprese a danno dei lavoratori.
Serve invertire la rotta! Occorre internalizzare questi servizi e applicare contratti di lavoro che garantiscano un adeguato riconoscimento alle professionalità e all'esperienza dei lavoratori impiegati nei siti della Cultura.
Per questo motivo, in occasione dell’assemblea, è stata presentata una piattaforma rivendicativa che riteniamo indispensabile per riprendere la lotta per un salario adeguato e maggiori diritti e tutele per gli addetti del settore. A breve la piattaforma sarà pubblicata sui nostri siti.
All’assemblea hanno partecipato:
- SLANG Usb - Tuteliamo il Lavoro che cambia
- USB Lavoro Privato Coordinamento Cultura
- USB Vigilanza e Servizi Fiduciari
- Delegate e delegati e lavoratrici e lavoratori in lotta dei Musei Civici di Verona e dei Musei Civici di Milano
- Mi Riconosci?
- Biennalocene (assemblea lavoratori/lavoratrici Biennale di Venezia) www.biennalocene.com/
- AWI (Art Workers Italia)
- Ullarc (Unione lavoratrici e lavoratori in architettura)
- Alessandro Mancini (giornalista)
- Cambiare Rotta Milano
- Potere al Popolo – Milano
USB Lombardia