Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

In Primo Piano

Call Center Taranto: fine dello smart working semplificato il 31 agosto, e dopo?

Taranto,

Contrariamente agli annunci del Ministro Orlando e alle aspettative delle imprese, il Decreto "Aiuti Bis" non contiene alcuna proroga dello smart working "semplificato", il cui termine è pertanto confermato il 31 Agosto 2022.

Ciò significa che dal 1° Settembre, salvo modifiche dell'ultimo minuto, lo smart working potrà ancora essere adottato dalle aziende, ma solo attraverso accordi individuali da stipulare con i lavoratori, con i quali regolamentare lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità "agile" (luogo, strumenti informatici, periodo di lavoro, rientri in sede, diritti, tutele, sicurezza sul lavoro......). Chi non vorrà aderire, potrà tornare a lavorare in presenza.

Di fronte a questo scenario, alcune imprese di call center quali COVISIAN e TELEPERFORMANCE hanno già sottoposto ai propri dipendenti il testo di un accordo individuale, da sottoscrivere per la prosecuzione dello smart working dal 1° Settembre 2022. Si tratta di accordi contenenti una disciplina minima e solo formale del rapporto di lavoro in modalità agile che, di fatto, servono solo a prendere tempo e prorogare la situazione attuale di altri due/tre mesi, in attesa degli sviluppi futuri.

Se da un lato questa iniziativa consente alle lavoratrici e ai lavoratori di non dover affrontare in pieno Agosto un nuovo profondo cambiamento delle proprie abitudini quotidiane e di evitare il rientro in massa nei luoghi di lavoro durante una nuova ondata di contagi, dall'altro dimostra tutta l'impreparazione e l'insofferenza delle aziende ad una vera regolamentazione dello smart working, che renda strutturale questa modalità di lavoro, riconosca le necessarie garanzie e lo sottragga alla discrezionalità che lo ha caratterizzato durante l'emergenza sanitaria, nonostante i tanti annunci in tal senso e le tante occasioni per farlo.

Va anche peggio in altre realtà, come SYSTEM HOUSE e COMDATA, che tutt'oggi non hanno ancora chiarito le loro intenzioni circa il ricorso allo smart working a partire dal 1° Settembre e la sua regolamentazione.

In particolare, SYSTEM HOUSE continua ad adottare l'impostazione attendista più volte mostrata soprattutto negli ultimi mesi, caratterizzata da una disponibilità di facciata a confrontarsi sulla futura applicazione del lavoro agile, restando però vaga sulle sue concrete intenzioni e sul modello organizzativo che ha in mente. Il risultato è che centinaia di lavoratrici e lavoratori sono ancora in attesa di capire che cosa accadrà dal 1°Settembre.

In questo quadro, l'USB rinnoverà le richieste di incontro sullo smart working già più volte avanzate a tutte le aziende del settore, consapevole del loro scarso interesse (al di là degli annunci) per una contrattazione in materia, alla base della situazione di incertezza attuale.

Per quanto ci riguarda, la regolamentazione del lavoro agile è una priorità delle lavoratrici e dei lavoratori, per poterne davvero sfruttare le potenzialità in termini di organizzazione della vita privata e familiare, risparmio delle risorse e soddisfazione lavorativa e per sottrarlo alla discrezionalità delle aziende che ne hanno potuto disporre in modo unilaterale, attivandolo e disattivandolo in funzione della propria convenienza. L'USB rivendica una vera contrattazione sul tema che conduca al più presto ad accordi ispirati alle linee guida del Protocollo Nazionale sottoscritto a Dicembre scorso e che stabiliscano un quadro di regole chiare per rendere strutturale quella che in questi anni si è affermata come la modalità di lavoro prevalente nel settore.

USB Lavoro Privato Taranto