“Mutui insostenibili, caro affitti, sfratti: le banche uccidono il diritto alla casa”: così lo striscione innalzato questa mattina da un gruppo di famiglie, che insieme a rappresentanti dell’A.SI.A. RdB e ad attivisti del Blocco Precario Metropolitano hanno occupato la sede dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, per protestare contro i profitti stellari delle banche a danno delle famiglie e dei lavoratori, che impossibilitati a pagare le rate dei mutui vengono sottoposti a provvedimenti di pignoramento.
“La verità sta venendo ormai fuori drammaticamente – ha dichiarato Angelo Fascetti dell’A.SI.A. RdB – in questi anni a causa dei bassi salari e pensioni, i lavoratori e le loro famiglie si sono indebitati, impoveriti e in molti casi sono finiti sul lastrico, mentre le banche hanno fatto soldi a palate. Gli ultimi dati parlano di 13,3 miliardi di euro di profitti nel 2007 per le prime dieci banche italiane”.
La protesta è stata organizzata nell’ambito delle iniziative di generalizzazione dello sciopero indetto dal sindacalismo di base e dai movimenti sociali per il prossimo 9 novembre. A seguito dell’occupazione degli uffici, u na delegazione di manifestanti ha incontrato la Dott.ssa Monti dell’ABI, a cui è stata sottoposta la questione dei mutui, dei pignoramenti e delle cartolarizzazioni .
L’ABI ha comunicato che è stato aperto un tavolo di lavoro con il Governo sulla portabilità del mutuo. I manifestanti, considerando la misura del tutto insufficiente, hanno annunciato che proseguiranno nelle iniziative a difesa del diritto ad abitare, prima fra tutte lo sciopero generale del 9 novembre, che vedrà la presenza dei movimenti sociali e di lotta per la casa nelle circa 25 manifestazioni organizzate in tutta Italia.
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