Epolis Roma
Emergenza casa.Rimangono fuori dall'accordo con la proprietà 13 nuclei: prosegue lo sciopero della fameColli Portuensi, tavolo regionale «Vanno tutelate tutte le famiglie»Durante la protesta alla Pisana un inquilino si è sentito male: senza cibo da dieci giorni
di Marta Rossi
Roma - Il 23 giugno si riunisce in Regione la commissione casa per discutere della questione dei Colli Portuensi 187. È questo il risultato portato a casa dagli inquilini che ieri si sono ritrovati sotto la Regione per presentare il problema: 35 famiglie rischiano di finire in mezzo alla strada perché la proprietà, Unicredit, ha deciso di vendere gli immobili. O comprano, o sono fuori. Ma per acquistare servono almeno 450mila euro. Cifra che quasi nessuno ha e che non può reperire nemmeno con un mutuo. E da dieci giorni, quattro inquilini più un sindacalista dell'Asia Rdb sono in sciopero della fame. Martedì la signora Maria Genovese, 82 anni, dopo sette giorni è stata costretta dal medico a mangiare di nuovo. Al suo posto, ha iniziato lo sciopero Pino Andreocci di 50 anni. Anche Cristina Miura, dopo una settimana, ha dovuto riprendere a mangiare per problemi di salute. Ieri, durante la manifestazione, Pietro Frollà ha avuto un malore ed è stato ricoverato: «Da dieci giorni stava facendo lo sciopero della fame - spiega il presidente della commissione regionale lavoro, Peppe Mariani che ha parlato con i manifestanti insieme con i colleghi Nieri e Carapella - Il medico che lo ha visitato è preoccupato per un rischio concreto di angina. Dopo quaranta anni gli stanno togliendo casa e fino ad ora non ha avuto risposte». I primi segnali positivi, però, erano già arrivati martedì sera dopo l'incontro tra la proprietà e il Comune: si è riusciti ad arrivare a «diciassette condizioni di tutela per altrettanti inquilini che così potranno rimanere in affitto nella forma di nuda proprietà - ha spiegato Paolo Di Vetta del sindacato Asia Rdb Cub che sostiene il Comitato - rimangono fuori, per ora, diciotto famiglie alle quali la proprietà ha proposto l’acquisto degli appartamenti con il 5 per cento di sconto». Ancora troppo poco, perché si parla di mutui che superano i 2mila euro al mese, una cifra alta per molti. Ed è per queste famiglie che la protesta non si ferma. «L'amministrazione comunale di Roma è a lavoro per la risoluzione delle problematiche degli inquilini di via dei Colli Portuensi 187 e l’impegno del sindaco Alemanno è la testimonianza concreta non solo della volontà di risolvere la questione particolare ma in generale la vicinanza del Campidoglio alle tematiche del sociale e della casa», dichiara Fabrizio Santori, consigliere comunale del Pdl e delegato del sindaco a trattare con la proprietà per il caso dei Colli Portuensi 187. Che aggiunge: «Al signor Frollà vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione e la piena solidarietà del Comune di Roma».
Corriere della Sera
Case in vendita
Inquilino colpito da malore
Famiglie di via dei Colli Portuensi ed ex Fondo pensioni della cassa di risparmio di Trieste (Unicredit): il braccio di ferro potrebbe trasformarsi in trattativa e, dopo otto giorni di sciopero della fame da parte di cinque inquilini, potrebbe profilarsi quella svolta che un anno di manifestazioni e azioni dimostrative non sono riusciti a produrre.
La proprietà usa toni più sfumati e l’ultimatum di un anno fa – acquistare o andarsene- potrebbe rientrare.
Nel frattempo sono gli inquilini a pagare il prezzo più alto per la progressione del dialogo: ieri mattina, il settantacinquenne Pietro Frollà, a digiuno da giovedì, ha avuto un malore ed è stato ricoverato all’Aurelia Hospital dove è tuttora sottoposto a prelievi enzimatici e monitoraggio da parte dei medici (solidarietà da Fabrizio Santori , consigliere comunale di An, secondo cui «l’amministrazione comunale è al lavoro per risolvere la questione positivamente»).
L’Unicredit conferma la propria disponibilità - «pur nell’autonomia giuridica dell’ex fondo pensioni della cassa di risparmio di Trieste» è la precisazione – ad estendere le tutele alle famiglie più deboli. Per la prima volta dicono anche dal Blocco Precario Metropolitano: «si è parlato di prolungare il contratto di affitto a chi non ha reddito sufficiente per potersi permettere l’acquisto della casa, applicando un aumento non arbitrario ma legato alle variazioni Istat».
Nel frattempo la Regione convoca la commissione (lunedì 23 giugno) per lo stanziamento di fondi in favore delle famiglie che decideranno di acquistare e il sedicesimo municipio si prepara a votare un ordine del giorno che impegni Marrazzo in tal senso. Con la richiesta di convocazione di un tavolo interistituzionale, al quale dovranno partecipare i cittadini interessati.
Il. Sa.
City
Caro-affitti, via libera a 10mila buoni casa
SVOLTA Nonostante le difficoltà del bilancio, l’amministrazione comunale ha dato il via libera ai contributi per l’affitto: in arrivo per 10156 famiglie
Sbloccati i buoni casa, i contributi per l’affitto decisi dalla giunta Veltroni che sembravano congelati dalla nuova amministrazione guidata da Alemanno. L’assessore al Patrimonio, Alfredo Antoniozzi, ha dato il via libera all’erogazione di un contributo pari a circa 3100 euro per ciascuna delle 10156 famiglie in graduatoria. Gli assegni circolari relativi al contributo 2007 saranno disponibili a partire da oggi per i municipi dal I al X e da domani per i restanti municipi: gli uffici hanno già mandato le lettere di avviso alle famiglie che potranno riscuotere presso le casse di ciascun municipio.
Il sogno del canone sociale
Intanto però il problema dell’emergenza casa non frena. Ieri ennesimo episodio drammatico a Colli Portuensi, dove un manifestante in sciopero della fame da dieci giorni, è stato colpito da un malore. Eppure, secondo un’anticipazione di una ricerca Censis, basterebbe utilizzare le aree standard di Roma (quelle destinate ai servizi pubblici come ospedali o scuole) ma non utilizzate, per avere alloggi a canone concordato per 33500 nuovi abitanti. Un’idea abbracciata dal presidente di Assoimmobiliare, Gualtiero Tamburini: ‘Usando le aree standard inutilizzate il costo del terreno verrebbe abbattuto drasticamente: da 2000 euro al mq a 100-200 euro’. (V.S.)