USB ha indetto lo sciopero generale del PI per il 31 ottobre. La nostra scelta è molto chiara e coerente.
Di fronte ad una stagione contrattuale importante come non mai, in una fase di incontrollato aumento del costo della vita dovuto alla crisi e alle politiche di guerra, se il Governo si presenta al tavolo con risorse che coprono solo un terzo di quanto gli stipendi hanno perso in potere d'acquisto a causa dell'inflazione, il compito di una organizzazione sindacale degna di questo nome è denunciare tutto questo, rompere il clima consociativo ed essere consequenziale nelle scelte.
Fuori da un tavolo svuotato di valore, dentro i posti di lavoro a fianco di chi porta avanti la Pubblica Amministrazione, garantendo diritti, servizi e stato sociale.
Lo sciopero del 31 ottobre cresce nell'attenzione e nella considerazione delle lavoratrici e dei lavoratori,
confermando la centralità della nostra scelta e delle ragioni che ci hanno portato ad abbandonare il tavolo delle trattative.
Più in generale è chiaro che le proposte di rinnovi contrattuali vedono fasce sempre più ampie del mondo del lavoro pubblico rispedire al mittente le irricevibili proposte. È il caso degli oltre mille delegati e delegate RSU e del loro appello che invita a non accettare contratti a perdere; è il caso delle partecipatissime assemblee che stiamo organizzando in giro per l'Italia. È un bene che ci sia movimento, che la stasi si sia incrinata.
Un'onda di indignazione e malcontento che non potrà certo essere superata dalla scelta del Governo di mettere a disposizione ulteriori risorse per un misero 0,22% (tra l'altro non per tutti) che lascia la perdita del potere d'acquisto dei salari del 10%.
Oggi è più che mai necessario invitare tutti le lavoratrici e i lavoratori pubblici allo sciopero, ricordare loro il ruolo fondamentale che svolgono, offrire loro piattaforme e prospettive coerenti.
Costruire lotte consapevoli è l'obiettivo più importante: la piazza del 31 ottobre urlerà al Ministro della Funzione pubblica queste parole d'ordine.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego