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Editoriali

Figli della stessa rabbia…. buona la prima

Roma,

Vedere le facce sorridenti dei compagni e delle compagne che hanno organizzato e gestito la Festa è stata la soddisfazione più grande. Tutto ha funzionato o quasi (come sempre) ma soprattutto si è prodotta una grande sintonia tra quelli che si sono impegnati. Per quattro giorni, tra l’allestimento del giovedì e lo smontaggio della domenica, si è prodotta una grande sintonia e ci siamo sentiti veramente tutti figli della stessa rabbia.

Certo, non possiamo negarlo, i compagni del porto di Genova ci hanno aiutato non poco. L’entusiasmo che ha messo in moto il loro appello a difendere la Flotilla ha innescato una spinta nel paese e quindi, a maggior ragione, tra le nostre fila. E quell’entusiasmo si è respirato con forza nei due giorni della Festa e poi nella grande manifestazione di domenica sera qui a Roma.

L’intreccio di militanze diverse si è rafforzato. Giovani studenti, delegati sindacali, attivisti del movimento per l’abitare, attivisti sociali si sono mescolati come un corpo unico, facendo squadra e condividendo lo sforzo organizzativo. Un sentimento di comunità ha preso corpo. Una comunità aperta, pronta ad accogliere tanti altri che vorranno sommarsi. Un patrimonio importante che dovremo capire bene come sviluppare e giocare nei tempi importanti che ci apprestiamo a vivere.

Intanto già possiamo dire che la prima edizione ha funzionato alla grande. Qualcuno sta già pensando alla seconda…