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Firenze

Firenze. PUBLIACQUA S.p.A. SIAMO ALLA FOLLIA

Firenze,

LETTERA APERTA AL PREFETTO DI FIRENZE, AL SERVIZIO PISLL- ASL, ALL’ INAIL, AI SINDACI SOCI PUBLIACQUA. PER RISPARMIARE POCHE MIGLIAIA DI EURO E CON L’INTENTO DI FARE PIU’ PROFITTI, A RISCHIO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E DELLA CITTADINANZA. In allegato il volantino

Apprendiamo da articoli di stampa e parlando con  i Lavoratori, che ormai da più mesi è in vigore un Ordine di Servizio della Direzione Aziendale di Publiacqua, che interviene ulteriormente, in materia di prestazioni dei Lavoratori addetti ai Turni, presso gli Impianti di Potabilizzazione-Depurazione e Telecontrollo.


Già nei mesi scorsi, con ns. comunicato abbiamo inteso contrastare la scelta aziendale, di istituire il mono-operatore notturno anche presso gli impianti di potabilizzazione di Mantignano a Firenze, che segue analoga scelta unilaterale, già compiuta anche presso il Depuratore di San Colombano, la sede dei Telecontrolli di Cascine a Firenze, il Potabilizzatore di Figline V.A., ect.


Lasciare in turno di notte, un Lavoratore operare in solitaria, in impianti anche complessi e in più circostanze, di vasta dimensione, confidando solo su un sensore che il turnista di notte, deve apporre all’altezza della cinta (uomo-morto) e che genera un segnale di teleallarme telefonico, in caso di infortunio o malore, ci sembra una follia  che oltre a mettere a rischio i Lavoratori stessi può riservare esiti imprevedibili anche per la sicurezza del servizio erogato all’intera Cittadinanza.


In primis, apprendiamo dagli Operatori del servizio 118, che gli stessi, in caso di chiamate telefoniche, dette in gergo ceche, generate da teleallarmi automatizzati, provenienti da siti industriali, ove si fa inoltre abbondante uso di sostanze chimiche, gli stessi, prima di accedere sul sito, per portare un primo soccorso sanitario, aspettano l’intervento preventivo dei Vigili del Fuoco che vanno in avanscoperta per verificare le cause dell’emergenza. Solo dopo il benestare dei VVFF e la comprovata assenza di rischi per gli addetti del 118, i medesimi sviluppano l’intervento di emergenza sanitaria di propria competenza.


Già solo tutto ciò, ci induce a dire ai Responsabili di Publiacqua, che di responsabile gli è rimasto ben poco e che se un Lavoratore ha un infortunio serio o un malore si fa prima a chiamare le pompe funebri che tentare di salvargli la vita.


Ma questa nostra Lettera Aperta indirizzata anche al Prefetto, vuole evidenziare un ulteriore elemento di possibile e grave pericolo per la Cittadinanza.


Nel caso di infortunio, malore, perdita di conoscenze del Lavoratore Turnista, chiamato ad operare in solitaria di notte, apprendiamo, da articoli pubblicati dalla stampa, che la procedura di teleallarme prevede l’apertura in automatico dei cancelli del sito aziendale ove si è verificata la segnalazione di allarme, per ben 2 ore, con inoltre, la possibilità di accesso anche alla sala di comando degli stessi potabilizzatori.


In tale periodo di tempo, non esistendo un servizio di vigilanza, a qualsiasi malintenzionato, sarebbe possibile prendere il completo controllo degli Impianti.


In base anche alle norme antiterrorismo, particolarmente affinate dopo gli attentati dell’11 Settembre, gli stessi Acquedotti, ci risulta, che  siano stati classificati tra gli obiettivi sensibili e soggetti a particolari norme di prevenzione e vigilanza a carico anche delle Aziende di Gestione.


Di tale aspetto inerenti alla sicurezza degli Impianti di Potabilizzazione, i vertici di Publiacqua ci risulta, che ne abbiano ampia consapevolezza, avendo gli stessi, partecipato attivamente al tavolo tecnico istituito tra il 2004 e 2005, presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma e dove, dopo un impegnativo lavoro multidisciplinare, insieme a Federutility, è scaturito un corposo rapporto dall’eloquente titolo: Misure di prevenzione e sicurezza dei sistemi acquedottistici nei confronti di possibili atti terroristici (documento consultabile dal sito dell’ Istituto Superiore di Sanità www.iss.it/binary/publ/publi/05-4%20new.1122373150.pdf ).


Siamo pertanto a chiedere, con tutta la nostra determinazione, una verifica approfondita da parte di tutti i soggetti Istituzionali competenti, per verificare se quanto descritto e appreso dalla scrivente, sia la reale situazione in essere in Publiacqua SpA.


Non vorremmo ancora una volta, così come a Torino, che le autorità competenti, scoprissero eventuali gravi inadempienze, solo dopo ulteriori morti sul lavoro e possibili rischi incalcolabili per l’intera Cittadinanza.

 

  Vedere illuminato Palazzo Vecchio, nel periodo natalizio, per ricordare tutti i morti sul lavoro, non può essere l’unica iniziativa utile per sensibilizzare e fare prevenzione, tenendo conto che lo stesso Comune di Firenze è tra i maggiori Azionisti di Publiacqua S.p.A.